Smartphone ricondizionati: crollano i consumi sui dispositivi, fatelo anche voi

Acquistare uno smartphone usato o ricondizionato è un bene, per chi lo vende e per chi lo acquista. E anche per l’ambiente, a quanto pare. Secondo uno studio recente, infatti, è emerso che la filiera produttiva di un telefono nuovo, dalle sue prime fasi di realizzazione fino alla consegna al cliente che lo acquista, produce una quantità di consumi notevolmente superiore alla filiera che circonda la vendita dei ricondizionati.

La ricerca in questione è stata condotta da Swappie, una azienda ecommerce che si occupa principalmente di vendita di smartphone usati e ricondizionati. Secondo il loro Primo Report di Impatto Ambientale infatti, il consumo e le emissioni di carbonio per la produzione di uno smartphone ricondizionato si riduce del 78% rispetto a quella di uno smartphone nuovo.

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Ricondizionati: una community da 1 milione di persone – Cellulari.it

Il consiglio di rivolgersi principalmente al mercato dei ricondizionati nasce proprio dal fatto che i rifiuti elettronici nel mondo sono in crescita costante e gli smartphone da soli sono la fetta che sta subendo una crescita più rapida rispetto a tutti gli altri dispositivi elettronici. Motivo per cui per l’ambiente sarebbe più salutare acquistarne uno usato.

Emissioni di CO2: quanto pesa uno smartphone nuovo

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Smartphone, ricondizionato è meglio – Cellulari.it

Se partiamo dal presupposto che uno smartphone nuovo “pesa” 78 kg in termini di emissioni di CO2, possiamo andare a vedere in percentuale quanto ogni fase della sua realizzazione va a incidere su questi 78 kg. La produzione incide per l’80%, il trasporto il 3%, l’uso il 16% e l’1% resta allo smaltimento. Se si pensa che per rimettere a nuovo uno smartphone da rivendere ricondizionato la produzione scende al 2%, ecco come arriviamo al 78% in meno di emissioni di CO2.

La grande incidenza della produzione di uno smartphone sull’ambiente dipende principalmente dal fatto che questa richiede materie prime molto rare e di grande valore, che spesso derivano dall’estrazione mineraria. Se questo tipo di attività viene meno, grazie al fatto che un utente decide di acquistare uno smartphone ricondizionato (che il più delle volte è anche quasi meglio di uno nuovo, dal momento che oggi i telefoni vengono usati pochissimo prima di essere dismessi), secondo il Report si viene a creare un modello di business circolare che ha un impatto ambientale positivo.

«Scegliendo ricondizionato rispetto al nuovo, gli utenti Swappie hanno evitato l’emissione di oltre 23.500 tonnellate di CO2 e nel 2021, la stessa quantità di emissioni di carbonio catturate dalla crescita di 389.401 alberi in 10 anni». Così hanno dichiarato i portavoce di Swappie, l’azienda nata nel 2016 che in soli 6 anni ha raccolto una comunità di oltre un milione di persone in tutta Europa che usano smartphone di seconda mano.

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