Smartphone o phablet: i cellulari avanzati crescono, non solo nelle vendite

In questi mesi stiamo assistendo al lancio di diversi prodotti che fino a poco tempo fa definivo ibridi, una via di mezzo fra smartphone e tablet, che in molti chiamano ‘phablet?. Tutto è partito dal Samsung Galaxy Note, dispositivo rivelazio

In questi mesi stiamo assistendo al lancio di diversi prodotti che fino a poco tempo fa definivo ibridi, una via di mezzo fra smartphone e tablet, che in molti chiamano “phablet”. Tutto è partito dal Samsung Galaxy Note, dispositivo rivelazione dello scorso anno, con display da ben 5,3 pollici. L’ultimo in ordine di tempo anticipato nelle scorse ore dai rumors circolati in rete è lo ZTE U887, un terminale con display WVGA da 5 pollici circa, fotocamera da 5 Megapixel, processore single core a 1,2 GHz e sistema operativo Android in arrivo sul mercato il prossimo.

Ovviamente quest’ultimo prodotto, stando alle caratteristiche, è un prodotto di fascia più economica, ma possiamo citare l’HTC DROID DNA (che in Europa arriverà con il nome di HTC Butterfly), l’Huawei Ascend D2, Il Sony Yuga o l’LG E940, tutti di altissimo livello tecnico.

Dei prodotti sopraccitati solo il Droid DNA è ufficializzato e già disponibile su alcuni mercati ma le indiscrezioni testimoniano il sempre maggiore interesse per questo tipo di dimensioni da parte dei produttori. Dai 4,3 pollici che avevano dominato finora il mercato degli smartphone di fascia più alta, superati ampiamente dal Samsung Galaxy S3 proprio quest’anno (con 4,8 pollici), le risoluzioni full HD e altre features necessitano di schermi ancora più generosi per offrire sempre di più a livello tecnologico.

Quello che mi chiedo è, però: qual è il limite? Dove vogliono arrivare le aziende? 5 pollici è un gran bel vedere, non c’è dubbio, ma altri aspetti altrettanto importanti, come quello della portabilità e dell’usabilità, cominciano a risentirne. Ovviamente è questione di gusti e di esigenze, ma non riesco più capire se dovrò ancora parlare di “ibridi” oppure dovrò abituarmi a chiamarli semplicemente smartphone: se la fascia alta dei telefoni dei prossimi mesi avrà davvero uno schermo di tali dimensioni, assisteremo probabilmente ad una vera e propria unione tra smartphone e tablet.

Ovviamente i dispositivi più piccoli non spariranno, questo è certo, ma mi dispiacerebbe vedere solamente degli super smartphone da 5 pollici, mentre gli schermi da 3,7 – 4 pollici verranno relegati alla fascia media o economica. Insomma, come si dice, le dimensioni non dovrebbero contare: vedremo, quindi, se le società renderanno più variegata l’offerta di fascia superiore, tenendo conto delle varie esigenze e preferenze della clientela.

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