Scoperto il metodo di riduzione dell’anidride carbonica per sottrazione diretta: avviene in Islanda

L’anidride carbonica può diventare roccia? Pare di sì, succede in Islanda, presso uno stabilimento realizzato dalla startup elvetica Climeworks, che ha installato nel Paese nordico un impianto capace di risucchiare aria, separare l’anidride carbonica (CO2) e trasformarla in minerali.

Stabilimento raccolta del carbonio (Adobe Stock)
Stabilimento raccolta del carbonio (Adobe Stock)

Si tratta di una pietra miliare nella ricerca scientifica, che sempre più spesso vede la riduzione della CO2 applicata alla riduzione delle emissioni, mentre la sottrazione diretta è sembrata, almeno finora, più utopistica.

Lo stabilimento islandese si chiama Orca ed è alimentata da energia geotermica: questo significa che a sua volta è carbon free. Possiede la capacità di togliere dall’atmosfera, potenzialmente, fino a 4000 tonnellate di anidride carbonica l’anno, ossia l’equivalente di emissioni di 790 auto a combustione in un anno.

Trasformare la CO2 in minerali, la missione di Climeworks e Orca

Paesaggio islandese (Adobe Stock)
Paesaggio islandese (Adobe Stock)

Non è stato specificato nei minimi dettagli il meccanismo di funzionamento, ma la Climeworks ha raccontato che l’Orca sfrutta il funzionamento di una serie di ventole che risucchiano l’aria e la spingono verso degli speciali filtri.

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Questi filtri agiscono da separatori dell’ossigeno dall’anidride carbonica, che una volta accumulata viene mescolata con grandi quantità di acqua, circa 27 tonnellate di acqua (H2O) per tonnellata di CO2, conosciuta anche come biossido di carbonio).

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Questo preparato che ne esce fuori viene poi trasportato per qualche centinaio di metri, al di fuori dello stabilimento, dove viene poi iniettato in proFondità nel terreno circostante. La sostanza, reagendo con la roccia basaltica, crea minerali di carbonato dove l’anidride carbonica resta intrappolata per sempre sotto forma di roccia.

Non è ovviamente il primo stabilimento che opera in questo senso. Secondo la IEA (International Energy Agency) al mondo esistono già una quindicina di impIanti di questo genere, che sono in grado di catturare circa 9000 tonnellate globali di anidride carbon free. La Orca, data la quantità che da sola riesce a catturare in un anno, di fatto aumenta l’attività globale del 50% e oltre.

E non è ancora l’ultimo impianto che sorgerà sul nostro Pianeta per la raccolta e la separazione dell’anidride carbonica. La compagnia petrolifera Occidental, che ha sede in Texas, sta realizzando un nuovo stabilimento che promette di essere ancora più efficiente dei predecessori, e dovrebbe avere la capacità di estrarre e sottrarre 1 milione di tonnellate di anidride carbonica, ogni anno, dall’atmosfera.

L’Agenzia internazionale dell’energia è un’organizzazione internazionale intergovernativa fondata nel 1974 dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in seguito allo shock petrolifero dell’anno precedente.

La IEA si occupa di tutti i settori energetici a eccezione dell’energia nucleare, dove si limita a compilare statistiche di bilancio generale, essendo questo settore delegato in particolare all’Agenzia per l’energia nucleare della stessa OCSE e inoltre all’Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La sede dell’agenzia è Parigi e il direttore esecutivo al 2015 è Fatih Birol.

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