Pollice su o pollice giù? YouTube ha fatto la sua scelta, l’interfaccia si prepara al grande cambiamento

Vuoi perché sui social prima o poi si deve sempre cambiare qualcosa, vuoi perché la storia dei mi piace è stato sempre oggetto di dibattito, YouTube ha preso una posizione ufficiale riguardo al pollice in su. E, soprattutto, pollice in giù.

Youtube (Adobe Stock)
Youtube (Adobe Stock)

La piattaforma web 2.0, che consente la condivisione e visualizzazione in rete di contenuti multimediali (video sharing), secondo Alexa il secondo sito web più visitato al mondo, alle spalle solamente di Google, ha annunciato un’importante novità.

Gli attacchi di antipatia sono troppi: svolta nei pollici giù

Youtube Music
Youtube Music

Il conteggio “dei pollici in giù” sarà privato. È probabile che la decisione sia controversa data la misura in cui influisce sulla visibilità del pubblico sulla ricezione di un video. Ma YouTube crede che il cambiamento proteggerà meglio i suoi creatori dalle molestie e ridurrà la minaccia di quelli che chiama “attacchi di antipatia”.

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In sostanza, è fin troppo diventata abitudine che un gruppo si allea per aumentare il numero di non mi piace, che su Youtube è raffigurato con il pollice in giù. La società californiana afferma che mentre i conteggi di “non mi piace” non saranno visibili al pubblico, non rimuoverà il pulsante di non mi piace stesso. Gli utenti potranno comunque fare clic sul pulsante “Mi piace” sui video per segnalare la loro antipatia agli Youtuber, ma in privato.

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Nel frattempo, i creator saranno in grado di monitorare i loro “Non mi piace” tramite YouTube Studio, insieme ad altre analisi sul rendimento del loro video, se lo desiderano. La modifica segue un esperimento condotto da YouTube all’inizio di quest’anno, il cui obiettivo era determinare se questo tipo di modifiche avrebbe ridotto gli attacchi di antipatia e le molestie nei confronti degli Youtuber.

All’epoca, il colosso di San Francisco spiegò che i conteggi di “Non mi piace” potevano influire sul benessere dei creatori e possono motivare campagne mirate ad aggiungere “Non mi piace” ai video. Sebbene ciò sia vero, i “non mi piace” possono anche servire da segnale agli altri quando i video sono clickbait, spam o fuorvianti, il che può essere utile.

I test hanno confermato che questo era vero: i creatori con canali più piccoli sono stati presi di mira con attacchi di antipatia più di quanto lo fossero i creatori più grandi. “L’analisi approfondita dell’impatto” su come i cambiamenti hanno interessato sia gli utenti che i creatori, ha portato Youtube a prendere questa decisione. La società aveva sperimentato diversi design per rimuovere i conteggi dei “pollici in giù”, incluso uno in cui la parola “Non mi piace” appariva sotto il pulsante del pollice giù, invece del numero di Non mi piace.

Questo è il design su cui l’azienda ha ora deciso, che è meno di un cambiamento dirompente alla fila di pulsanti di coinvolgimento sotto un video.

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