Meizu lancia in Cina il phablet MX4 Ubuntu Edition

Lo aspettavano in molti. E adesso è finalmente realtà. Il phablet Meizu MX4 Ubuntu Edition è da ieri disponibile per il mercato cinese: tutto sulla seconda incarnazione mobile della piattaforma Canonical.

Nei piani di Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical (la compagnia che sviluppa Ubuntu), lo step successivo sarà l’implementazione di un ecosistema in grado di mettere in comunicazione fra loro dispositivi di generazioni diverse. Si potrà connettere lo smartphone allo schermo del computer e alle altre periferiche, mentre le app assumeranno un aspetto più adatto all’utilizzo desktop. Di fatto qualcosa di molto simile a quanto Microsoft ha annunciato di offrire con la funzionalità Continuum sul prossimo Windows 10.

Grande protagonista dei rumors in arrivo da Oriente per mesi, è da ieri finalmente disponibile per il mercato cinese il nuovo Meizu MX4 Ubuntu Edition. Il prezzo di lancio del dispositivo è stato fissato sui 1.799 yuan, circa 250 euro, e già nelle prossime sarà possibile acquistarlo tramite importazione anche nel resto del mondo. Si tratta di un modello piuttosto atteso dagli appassionati di tecnologia mobile; in molti avevano addirittura pensato che sarebbe potuto uscire prima del BQ Aquaris E4.5, il pioniere degli smartphone basati sul sistema operativo Ubuntu.

Per quanto riguarda le specifiche hardware, non sono da segnalare cambiamenti rispetto alla versione Android con Flyme OS. Ma non bisogna dimenticare che si parla della stessa dotazione che un anno fa dettava legge sul fronte prestazionale nelle classifiche di AnTuTu Benchmark. Nello specifico: display da 5,5 pollici con risoluzione Full HD di 1152×1920 p e densità di 418 ppi; processore octa-core MediaTek da 2.2 GHz; unità grafica PowerVR G6200MP4; 2GB di RAM; 16 GB di storage interno non espandibile (il taglio da 32 GB non è previsto con Ubuntu, ndr); fotocamera posteriore da 20.7 Megapixel con doppio flash LED a due tonalità; fotocamera frontale da 2 Megapixel; batteria da 3100 mAh.

L’intero funzionamento di Ubuntu per smartphone gira attorno agli Scope, ovvero macroschermate simili a quelle per desktop contenenti dati su musica, video e piattaforme social. Anziché fare affidamento su singole app, gli Scope concentrano tutte le informazioni su un preciso argomento, in modo che l’utente non sia obbligato ad aprire più moduli per avere ciò di cui necessita. Con uno swipe dall’alto verso il basso si accede alla sezione notifiche; da sinistra a destra si apre la lista delle app installate. Al resto ci pensa l’Ubuntu Store.

In attesa che il Meizu MX4 Ubuntu Edition faccia il suo debutto in Europa, rimane valida l’alternativa low cost BQ Aquaris E4.5, la cui scheda tecnica prevede: schermo da 4,5 pollici con risoluzione HD di 540×960 p e densità di 240 ppi; processore quad-core MediaTek da 1.3 GHz; fotocamera principale da 8 Megapixel; batteria da 2150 mAh. BQ Aquaris E4.5 è in vendita al prezzo di 169,90 euro; sicuramente non una spesa eccessiva per concedere una chance a questo innovativo sistema operativo mobile.

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