L’ultimo caso dell’orso EV: le previsioni sull’arrivo dell’Apple Car

Se ne parla da anni. Ne parlano tutti, ma proprio tutti di un’entrata di Apple nel mondo della automobili. Tutti, tranne i diretti interessati, quelli di Cupertino. Last but not least, è arrivato il pensiero credibile di un banca d’affari, con sede a New York, specializzata nell’asset management, prime brokerage, investment management, retail brokerage e commodities.

Apple Car (Adobe Stock)
Apple Car (Adobe Stock)

La Morgan Stanley ha informato i clienti che si aspetta che la prossima “Apple Car” sia “l’ultimo caso di orso EV“, influenzerà le azioni delle società automobilistiche rivali, addirittura da distruggere l’industria automotive.

Seguendo la sua previsione, infatti, l’entrata di Apple sarà un “punto di svolta” nella realtà aumentata, i ricercatori di Morgan Stanley ne sono convinti, anche se a un ritmo da andamento lento. Secondo due note separate per gli investitori, rilanciate da AppleInsider, Morgan Stanley descrive Apple come “l’ultimo caso dell’orso EV”, facendo deragliare altri titoli automobilistici popolari.

Apple Car, un servizio condiviso e non un’auto di proprietà

Apple (Adobe Stock)
Apple (Adobe Stock)

A sostegno della recente indiscrezione di Bloomberg, secondo cui Apple lancerà un veicolo completamente autonomo nel 2025, l’analista di Morgan Stanley ipotizza poche vendite iniziali nel primo anno di distribuzione dell’automobile di Cupertino, prima di una crescere considerevole.

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Descrivendo l’intero mercato, non solo quello di Apple, Jonas si aspetta che “L5“, o veicoli completamente autonomi, impiegheranno alcuni anni per diventare grandi venditori. Anche se il futuro va in quella direzione. “Ci aspettiamo che la penetrazione dei veicoli aumenti molto lentamente a causa di una serie di considerazioni tecnologiche morali, legali, regolamentari – continua l’analista di Morgan Stanley – entro l’anno fiscale 25 prevediamo che le vendite di veicoli completamente autonomi L5 saranno di circa 100.000 unità, con la stragrande maggioranza al di fuori degli Stati Uniti“.

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Le previsioni proseguono, entrando nel dettaglio: “Entro il 2030, le vendite di L5 supereranno le unità di 1,8 mm, lo 0,4% del parcheggio globale e lo 0,5% delle miglia globali percorse – spiega l’analista – entro il 2040 prevediamo che la penetrazione di L5 raggiunga il 7,6% delle miglia percorse globali. Entro il 2050 prevediamo che L5 si avvicinerà al 47% delle miglia percorse“.

Morgan Stanley ritiene inoltre che sia improbabile che una “Apple Car” venga acquistata da privati. Invece, sarà un servizio condiviso. “Crediamo che un’auto senza volante o pedali non debba esser un’auto di proprietà – continua – per essere chiari, non crediamo che i consumatori avranno il diritto di possedere un’auto completamente autonoma, ma si impegneranno nel servizio come abbonamento o utilità di trasporto“.

Sempre riferendosi all’intero mercato invece che esclusivamente ad Apple, Morgan Stanley prevede che le miglia globali percorse nei veicoli elettrici “cresceranno fino a 15 trilioni di miglia entro il 2030” contro i 12 di oggi. L’investimento all’epoca stimava “20 trilioni di miglia entro il 2040 e 29 trilioni entro il 2050“. Morgan Stanley stima che, insieme, automobilisti e passeggeri “trascorreranno più di 600 miliardi di ore in auto ogni anno“.

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