La società di ricerca IDC prevede un'evoluzione del mercato degli smartwatch

Secondo il report della International Data Corporation, per tutto il 2016 Apple sarà dominatrice incontrastata nel mercato degli SmartWatch, ma entro il 2020 dovrà condividere il mercato con i dispositivi indossabili Android.

Secondo il report della IDC, International Data Corporation (società di ricerca), l’azienda californiana Apple per tutto il 2016 sarà dominatrice incontrastata nel mercato degli SmartWatch, ma entro il 2020 dovrà condividere il mercato con i dispositivi indossabili Android.


Dalle ananisi della IDC si prevede che nel 2016 la società di Cupertino venderà almeno 14 milioni di Apple Watch, che equivale al 49,4% del mercato globale degli SmartWatch, il quale dovrebbe avere un incremento del 32,8% fino alla fine di quest’anno rispetto al 2015, arrivando ad un totale di 28,3 milioni di unità vendute a livello globale.

Si prevede inoltre che le spedizioni di smartwatch in tutto il mondo raggiungeranno i 110 milioni di unità entro la fine del 2016, con un aumento del 38,2% rispetto al 2015. Secondo IDC, è l’aumento del numero di fornitori a determinare la crescita di domanda dei dispositivi indossabili, che entro il 2020 le spedizioni raggiungeranno 237,1 milioni di unità.

Apple non ha mai dichiarato quanti Apple Watch ha venduto ma gli analisti ritengono che nel primi 8 mesi dello scorso anno l’azienda californiana abbia venduto 11,5 milioni di orologi, accaparrandosi il 63% del mercato globale degli SmartWatch.

La IDC ha anche dichiarato che quest’anno la domanda di Apple Watch è destinata a calare e che i clienti Apple preferiscono aspettare il nuovo modello della Casa di Cupertino, ossia la seconda generazione di Apple Watch che dovrebbe arrivare  entro la fine del 2016. La società di ricerca inoltre prevede che la richiesta degli apple Watch diminuirà anche perché sempre più consumatori sceglieranno  uno smartwatch alimentato dalla piattaforma Android Wear di Google.

Per quanto riguarda Android Wear, infatti, la variante sviluppata da Google apposta per i dispositivi indossabili arriverà a conquistare il 21,4 per cento del mercato entro la fine di quest’anno e questo dato riguarda i dispositivi Android Wear di tutti i produttori mondiali. Ad esempio, gli smartwatch con Tizen OS di Samsung, come ad esempio il Gear S2, dovrebbero raggiungere per la fine di quest’anno l’11.3% della quota di mercato globale.

Stando a queste previsioni, entro l’anno 2020 Apple e Google arriveranno a dividersi il mercato mercato degli smartwatch, Apple si prenderà il 37.6%, pari a  31 milioni di unità. Mentre Google il 35%, pari a 28.8 milioni di unità. Il Tizen OS di Samsung, invece, dimezzerà le vendite rispetto a quest’anno, conquistando solo il 6.6% del mercato, pari a 5.4 milioni di pezzi venduti.

Nel suo rapporto la società di ricerca scrive che  “le spedizioni di orologi e dispositivi indossabili raggiungeranno un totale di 100 milioni nel 2016, rispetto ai 72,2 milioni dello scorso anno e che il mercato sarà guidato anche dal proliferare di nuovi e diversi prodotti indossabili Per quanto riguarda gli altri dispositivi intelligenti come occhiali, visori e hearables, infatti, si prevede che dovrebbero raggiungere i 9,8 milioni di pezzi venduti nel 2016 e la quota dovrebbe raddoppiare entro il 2020, aprendo le porte  ad esperienze nuove, anche se il mercato dei dispositivi indossabili sarà piu’ incentrato sugli smartwatch piuttosto che su altri tipi di prodotti”.

Si prevede che nel prossimo futuro ci sarà un’evoluzione degli orologi intelligenti, grazie alla crescita del numero di app per watchOS di Apple e Android Wear di Google; quindi gli smartwatch avranno molte altre funzionalità ed aumenteranno gli utilizzi che gli utenti ne potranno fare.

Secondo Ramon Llamas, Research Manager per IDC: “Con poche eccezioni, il mercato degli SmartWatch è ancora nelle sue fasi iniziali. Ci aspettiamo di vedere grandi cambiamenti, con smartwatch che in realtà assomigliano a orologi ma con applicazioni che rivaleggiano con quelle degli smartphone, oltre alla possibilità di connettersi alle reti, sistemi, e altri dispositivi. Queste potenzialità metteranno sotto pressione le piattaforme per smartwatch, in quanto devono essere sviluppate ulteriormente rispetto a come sono oggi”.

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