IPad: stanno sbagliando tutti ad usarlo, ecco la vera funzione del dispositivo di Apple

Piovono parole critiche nei confronti di iPad da parte di un ex dirigente Apple. Ecco come dovrebbe essere in realtà il tablet Apple

Da quando è stato presentato per la prima volta sul palco dello Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, iPad si è imposto subito come un dispositivo “ibrido”, a metà strada tra gli smartphone (che ai quei tempi erano minuscoli in confronto all’attuale platea di cellulari) e un computer portatile.

iPad (Adobe Stock)
iPad (Adobe Stock)

Il compianto Steve Jobs lo presentò al mondo intero immaginando un prodotto versatile e funzionale tanto sotto l’aspetto multimediale che lavorativo. Man mano che gli smartphone diventarono sempre più grandi (la stessa Apple, sotto l’interregno di Tim Cook, dovette adattarsi alla nuova moda a partire dall’iPhone 6 Plus, il primo smartphone Apple da 5,5 pollici), iPad e i tablet in generale iniziarono a perdere quella spinta e quell’interesse generale che avevano conquistato nei primi anni di commercializzazione.

L’emergenza pandemica e la diffusione dello smartworking, con il successo massiccio delle app di videoconferenza, diedero nuova linfa all’intera categoria, riconquistando numeri in senso positivo dopo alcuni anni di fisiologica contrazione.

Ma come si collocano oggi gli iPad? Pur con performance commerciali migliori rispetto ai tablet Android, il dispositivo di Apple ha cambiato pelle fino a strizzar l’occhio ai notebook e ai professionisti. Una rivoluzione che ha toccato di recente anche l’iPad economico: USB-C, schermo grande e tastiera, ossia tre elementi che permettono di replicare un’esperienza d’uso che per molti aspetti (soprattutto quelli più basilari) si avvicina a quella offerta da un tradizionale PC.

Gassee critica iPad: come dovrebbe essere in realtà il tablet Apple

iPad
IPad Air 5 (Screenshot Apple)

Eppure, secondo l’ex dirigente Apple Jean-Louis Gassee, iPad si è rivelato un fallimento. Attraverso un post pubblicato sul blog personale Monday Note, Gassee dice senza mezzi termini che “in realtà gli utenti non sanno ancora a cosa serve l’iPad”.

Si tratta di un iPhone con schermo maxi oppure un Mac sottodimensionato? A dire di Gassee, iPad non riesce ancora ad eguagliare il Mac per molti aspetti, pur costando di più di un notebook Apple (come ad esempio il MacBook Air).

Qual è allora la strada da perseguire? Creare un dispositivo più efficiente nello svolgere alcune attività chiave, con funzionalità migliori rispetto a quelle di un iPhone e di un Mac. Soltanto allora – secondo l’avviso di Gassee – questa categoria di dispositivi, allo stato utilizzata dalla maggior parte delle persone per navigare sul Web, inviare e-mail, leggere, avrà senso di esistere.

Queste parole richiamano implicitamente il pensiero di Steve Jobs, che aveva immaginato l’iPad come il futuro del personal computing. Se sul piano dell’hardware il tablet Apple non ha ormai nulla da invidiare ai MacBook, è probabilmente sul software che si attende un ulteriore salto di qualità. Apple ci sta lavorando – seppur a piccole dosi – da qualche anno e l’ultimo iPadOS 16 ha avuto il pregio di introdurre alcune funzionalità incentrate sulla produttività. Chissà, però, se in un futuro non troppo lontano iPad non possa diventare (quantomeno nella sua variante Pro) un dispositivo 2-in-1 in stile Surface di Microsoft: un po’ tablet e un po’ computer.

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