Google vuole competere con Apple? A quanto pare sì, e non lo farà senza un piano preciso: ciò che ha in mente di fare ci stupirà.
Che Google voglia sfidare Apple per dimostrarle chi comanda nel mercato della tecnologia non è strano, ma attenzione: ha già una nemesi e si chiama Samsung. Sino a questo momento i Pixel hanno riscontrato un successo strepitoso, lo ammettiamo, tuttavia ciò non vuol dire che andrà sempre così. Rinnovarsi è molto importante affinché ci possa essere la possibilità di migliorarsi con il passare del tempo, il che è una buona idea.

Per arrivare a fare questo è chiaro che siano necessarie delle competenze che soltanto i migliori produttori al mondo possono avere, nonché quelle che vengono adottate per riuscire a sviluppare dei dispositivi senza precedenti. Google ha in serbo per noi molte sorprese che sicuramente non conosciamo, di conseguenza attendere con pazienza è una opzione che non potremo nascondere per nulla al mondo.
AirTag, ma targati Google: che sia la fine per Apple?
E in che modo, dunque, potrebbe arrivare a competere con la Mela senza proporre – di base – un altro cellulare o un tablet? Abbiamo tra le mani un gioiellino più che tech e del tutto originale, capace probabilmente da far accapponare la pelle a tutti coloro che se ne intendono. Non è un qualcosa che si vede tutti i giorni ovviamente, ecco perché è così speciale. Siete pronti a scoprire il mitico dispositivo di cui stiamo parlando?

Kuba Wojciechowski, un leaker piuttosto conosciuto, afferma che attualmente sia
Il tracker di Google avrà delle sembianze simili a un AirTag e includerà un altoparlante, lo stesso che dovrebbe supportare il Bluetooth LE e la banda ultralarga. Verrà commercializzato in diverse colorazioni, diventando così un accessorio facilmente abbinabile cromaticamente. Inoltre, dato che sia in grado di supportare la banda ultralarga, potrebbe far pensare che Google voglia sfruttare questa tecnologia in abbinamento con la serie Pixel, permettendo agli utenti di ottenere dati di localizzazione molto accurati con margini di errore molto ridotti.