Google Allo raggiunge 5 milioni di download: ecco come gestire la privacy della piattaforma di Google

In meno di dieci giorni Google Allo ha già superato 5,5 milioni di download sul Play Store. La piattaforma però conserva i messaggi per un periodo illimitato; ecco cosa fare per limitare il rischio di violazione della propria privacy.

Dopo Google Spaces e Duo, Google aggiunge la nuova applicazione Allo che dovrebbe contrastare Whatsapp e Facebook Messenger quanto meno nelle intenzioni di Google e in meno di una settimana dalla disponibilità aveva superato il milione di download sul Play Store, nonostante le avvertenze legate alla privacy. Ora, in neanche 10 giorni la nuova piattaforma messagistica ha raggiunto i 5 milioni di download solo su Android.

Allo è diventata la app numero uno sul Play Store davanti a Facebook Messenger ed è riuscita a fare il bis del traguardo di Google Duo, l’applicazione che permette di effettuare videochiamate in HD e che ha raccolto 5 milioni di download solo sui dispositivi Android nei primi 10 giorni dal rilascio. Google Duo, infatti  è già stata scaricata 50 milioni di volte, e Allo dovrebbe ottenere lo stesso successo.

Ma tramite la sua pagina Twitter, Edward Snowden ha sconsigliato agli utenti l’utilizzo di Allo, che ha descritto come “la sorveglianza di Google”.

Anzichè mantenere i messaggi all’interno delle chat sui server aziendali per un breve periodo di tempo, la piattaforma Allo di Google li memorizza a tempo indeterminato, a meno che non vengano eliminati manualmente; infatti Google ha riconsiderato il piano iniziale di mantenere il salvatagio dei messaggi per un tempo limitato, poiché durante i test precedenti al suo lancio è stato scoperto che la tecnologia di ‘Smart Reply’ è in grado di funzionare meglio se  attinge le informazioni da uno storico di messaggi più ampio.

A differenza di Snapchat,  piattaforma in cui sia i messaggi, che le foto e i video restano accessibili solo per un periodo di 24 ore, Allo tra qualche anno potrebbe diventare un vero e proprio database pieno di informazioni relative agli utenti, a disposizione di hacker e governi che vogliano spiare oppure entrare in possesso dei dati sensibili della gente.

Per chi scegliesse di utilizzare la piattaforma Allo di Google occorre sapere quindi che la società mantiene salvate tutte le conversazioni ed i messaggi, ma che è possibile per l’utente cancellare i messaggi singoli, o intere conversazioni, manualmente e che Allo permette di impostare un timer per eliminare in automatico i messaggi, sia sul proprio dispositivo sia su quello del destinatario.

 
Allo di Google è strutturato in maniera più simile a Messenger di Facebook rispetto a Whatsapp e pone come punto di forza l’assistente virtuale Google Assisten che potrà assistare l’utente in diversi compiti.
 
Oltre alla classica chat testuale, Allo include una tastiera emoj cosi come la condivisione di foto e video anche prelevati da Youtube.
 
La condivisione fotografica è impreziosita da un sistema di editig pre-posting, che permette di ritoccare, tagliare o modificare una foto direttamente in fase di pubblicazione.
 Oltre al ritocco, sarà possibile aggiungere note o tratti a mano libera cosi come applicare watermark, filtri e tanto altro ancora.
 
L’assistente di Google è molto sofisticato e dovrebbe essere in grado di apprendere i nostri comportamenti, evolvendosi insieme a noi. Grazie all’assistente, potremo utilizzare la funzione Smart Reply che ci suggerisce possibili risposte.
 
Le riposte vengono elaborate anche in base al nostro storico, potendo cosi sviluppare un dizionario personalizzato.
 
Oltre a questo, e qui sta la genialità anche sotto il profilo commerciale, l’assistente potrebbe suggerirci proposte commerciali. Per esempio, se parliamo di mangiare una pizza, Google potrebbe suggerirci le migliori pizzerie dove prenotare.
 
Una funzione interessante riguarda la possibilità di urlare o sussurare: urlando, il messaggio sarà scritto con caratteri più grandi, sussurrando il testo sarà rimpicciolito. Questa funzione ricalca la logica della netiquette, dove la scrittura in maiuscolo equivale a urlare.
 
Per concludere, Google Allo sarà disponibile per iOS e Android.

Per approfondire: 
Google Duo, app per videochiamare
Google Spaces, condivisione spazi tra utenti

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