Dyson Zone stupisce all’esordio: mai viste un paio di cuffie così

A prescindere dal loro eventuale successo, le nuove cuffie che rappresentano il debutto di Dyson Zone nel settore dell’audio e nei wearable hanno incuriosito il mondo della tecnologia, per il solo fatto che non si erano mai viste delle cuffie così.

Sono delle cuffie per la purificazione dell’aria con cancellazione attiva del rumore, presentate dall’azienda inglese, che sbarcheranno in Italia nel 2022. Si chiamano Zone Air-Purifying Headphones, un prodotto che parte da un brevetto depositato dall’azienda nel 2016, di fatto il primo indossabile di Dyson.

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Dyson Zone, le nuove cuffie Dyson – Dyson.it

Il concept della società britannica, oltre che voler stupire per il suo primo dispositivo, è un wearable che combina un dispositivo audio di fascia alta con un purificatore d’aria. Dyson considera le sue cuffie Zone uno strumento per combattere l’inquinamento atmosferico.

Un lavoro di sei anni per trovare un metodo in grado di purificare l’aria

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Dyson logo – Adobe Stock

Le città sono agglomerati di particelle inquinanti: dalle emissioni industriali ai gas di scarico delle auto. L’aria negli spazi potrebbe contenere elevati livelli di batteri e allergeni”. Il preambolo di Dyson Zone. “Trent’anni di studi sulla qualità e filtrazione dell’aria, 6 anni di ricerca, 500 prototipi”.

Gli ingegneri Dyson hanno lavorato per sei anni per trovare un metodo in grado di purificare l’aria che respiriamo, non solo negli spazi chiusi ma anche in quelli esterni, sviluppando un manichino con dei polmoni meccanici, in grado di respirare come gli uomini. Un test che avrebbe premesso di capre la corretta quantità di flusso d’aria che riesce a fornire Dyson Zone.

La società afferma che la Dyson Zone ha un sistema di purificazione a 2 stadi “capace di filtrare i fumi e le sostanze inquinanti della città“. Presumibilmente, le cuffie permetteranno di respirare aria purificata senza toccare il viso con l’obiettivo di ridurre al minimo il soffocamento.

Tuttavia c’è chi dubita della sua efficacia. Naomi Wu, una nota YouTuber, ha portato alla luce i problemi con le maschere Zephyr e Zephyr Pro di Razer, affermando che Dyson ha “pensato poco” alla trasmissione di agenti patogeni per via aerea.

In sostanza, Dyson ha basato la Zona su pratiche sanitarie pre-pandemia, non su quelle attuali. Il Dyson Zone fornisce solo una filtrazione unidirezionale e non filtra il respiro esalato da chi lo indossa. Presumibilmente, Dyson prevede di aggiungere una maschera FFP2, anche se non ha dettagliato come la integrerà l’interno del Dyson Zone.

Potrebbe essere anche questo il motivo per cui Dyson non è ancora pronto a vendere l’indossabile. Non si sa, infatti, né il costo né i mercati saranno disponibili. Apparentemente, le cuffie verranno lanciate entro la fine dell’anno e Dyson fornirà maggiori informazioni “nei prossimi mesi“.

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