Diritti tv, ci risiamo: una nuova asta per il prossimo campionato di Serie A

Non c’è pace per i poveri utenti. Tifosi soprattutto. Vuoi per un motivo, voi per un altro, ogni anno praticamente si deve cambiare piattaforma (o più piattaforme come in questa stagione, considerando l’esperimento Amazon per la Champions League) per seguire in diretta il campionato di calcio.

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Diritti Tv – Adobe Stock

La prima Serie A in streaming di fatto tutta su DAZN, che ha trasmesso quest’anno 7 partite in esclusiva a giornata, agli orari più disparati possibili, immaginabili, con tre sole partite in co-esclusiva con Sky, potrebbe essere durata un batter di ciglio.

Già Milano Finanza qualche tempo fa aveva ipotizzato l’uscita di scena di TIM (alleato forte di DAZN, decisivo per la presa dei diritti tv per i prossimi tre anni) con DAZN e Sky pronte stavolta a sedersi sul tavolo delle trattative, per trovare un modo per convivere insieme nella prossima stagione di Serie A. Ora arrivano altri rumors, che ipotizzano nuove aste, con buona pace di chi pensava, illuso, di stare tranquillo per almeno tre anni con solo un abbonamento, DAZN per esempio.

TIM pronta a farsi da parte. Ma come?

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Serie A TIM – Adobe Stock

Lo scenario dovrebbe, condizionale sempre d’obbligo, essere il seguente. TIM, non del tutto soddisfatta dell’operazione calcistica, sarebbe decisa a richiedere uno sconto sulla quota da versare, anche a costo di perdere l’esclusività dei diritti tv. Il che apre altri sotto-scenari.

Sky è alla finestra, perché ha sì limitato i danni nella prima annata senza il grosso della Serie A sul satellite, ma riporterebbe molto volentieri il top del campionato italiano dove è stato per oltre quindici anni. Ma non ci sarebbe solo la tv satellitare. Qui la novità dell’ultimo periodo.

Amazon e Vodafone sarebbero molto interessate a condividere la disponibilità dell’app DAZN, con i contenuti calcistici che trasmette, sulle rispettive piattaforme, Prime Video (dove quest’anno si sono viste partite di Champions, il meglio in pratica di ogni matchday) e Vodafone TV.

Secondo quanto riportato da Verità & Affari, infatti, sia l’e-commerce numero uno al mondo sia il noto operatore telefonico londinese starebbero monitorando la situazione per capire se ci sono i presupposti per intavolare una trattativa con la piattaforma di Blavatnik per i diritti tv della Serie A.

La negoziazione vera, però, ruota attorno a DAZN e TIM, e a quei 340 milioni annui che la Telco versa alla piattaforma in streaming, la cui app è attualmente disponibile soltanto su TimVision fra i set top box.

TIM sarebbe pronta a togliersi la benedetta esclusiva, e già questo sarebbe un bel punto di partenza se non fosse chiaro ancora come farla uscire. Insomma, manca la quadra, mentre aleggiano i forti presagi: vuoi vedere che anche il prossimo anno bisogna cambiare abbonamenti per il calcio?

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