BlackBerry, il peggio sembra passato

BlackBerry ha diffuso ieri a media e investitori i risultati finanziari relativi al secondo trimestre fiscale 2014.

BlackBerry ha diffuso ieri a media e investitori i risultati finanziari relativi al secondo trimestre fiscale 2014. Nel bilancio spicca una perdita netta di 207 milioni di dollari (39 centesimi per azione), un dato tutto sommato rassicurante se confrontato con i 965 milioni di dollari dell’anno precedente (1,84 dollari per azione).

Il produttore canadese – seguendo la visione molto pragmatica del nuovo ceo John Chen – ha concentrato negli ultimi mesi la propria attenzione verso crescita e investimenti. E, in questo senso, il lancio del nuovo phablet Passport ha rappresentato un segnale di cambiamento molto forte rispetto alla gestione Heins.

Nota dolente del report sono stati i ricavi, che non sono andati oltre i 916 milioni di dollari: nel 2013 la cifra era maggiore del 40%. In leggera flessione le vendite di smartphone: nel periodo in esame di 2.4 milioni di unità contro i 2.6 milioni di pezzi del Q2 2013.

Nonostante un quadro generale solo in parte positivo, il management del gruppo si aspetta di tornare alla redditività già dal 2015. A tal proposito, Chen ha precisato: “La nostra ristrutturazione della forza lavoro è ora completa, e ci stiamo focalizzando sulla crescita dei ricavi attraverso investimenti giudiziosi per incrementare la nostra posizione di leadership nella mobilità e nella sicurezza aziendale”.

A novembre la compagnia dovrebbe rilasciare la soluzione di MDM BES 12, che consentirà di supportare oltre alla piattaforma BlackBerry anche i principali software concorrenti Android, iOS e Windows Phone. Riuscirà ancora una volta il segmento business a riportare ai vertici la storica casa di Waterloo?

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