Addio Google: per chi ha questi dispositivi diventa inutilizzabile, tragedia per gli utenti

Forse non molti sanno cosa sia l’obsolescenza programmata, eppure sarebbe bene per tutti coloro che masticano un po’ di tecnologia e che soprattutto usano un computer per lavorare sapere di che cosa si tratta. Anche perché, avere una base di conoscenza di questa pratica messa in atto dalle compagnie tecnologiche può aiutare anche a sapere quando eventualmente mettere mano al comparto tech della propria casa o del proprio lavoro e cambiare dispositivo.

L’obsolescenza programmata o pianificata in economia industriale è una strategia volta a definire il ciclo vitale di un prodotto in modo da limitarne la durata a un periodo prefissato. E per fare sì che questi prodotti abbiano questo limite di vita, di solito si fa in modo di precludere alcuni aggiornamenti importanti e molto innovativi di applicazioni, sistemi operativi o qualsivoglia programma che non può più girare, in quanto diventa incompatibile.

Google Chrome - Cellulari.it 20221027
Google Chrome – Cellulari.it

E’ il caso lampante di Apple, che da pochi giorni ha tolto ad alcuni suoi smartphone la possibilità di aggiornare il sistema operativo a iOS 12, ed è anche il caso di Google, che ha deciso di impedire l’aggiornamento numero 110 di Google Chrome, il browser web più usato al mondo, a tutti quei computer che ancora montano un sistema operativo Windows 7 o Windows 8.1. Ovvio, se sono nuovi possono sempre aggiornare il S.O.

Centinaia di milioni di dispositivi dovranno abbandonare Chrome, a meno che…

Windows 7 - Cellulari.it 20221027
Windows 7 – Cellulari.it

Si tratta di un numero veramente alto di computer: trattandosi del 20% dei computer di tutto il mondo che hanno Windows, parliamo di centinaia di milioni di PC nel globo terracqueo. Che a partire dal prossimo anno, e nello specifico a partire dal 7 febbraio 2023, saranno costretti a fare una scelta fra tre opzioni, tutte altrettanto valide anche in base alla macchina che hanno per le mani.

Opzione numero 1: abbandonare Google Chrome, la cui versione 110 determina uno stop ai vecchi S.O. e quindi nel caso che non si voglia, o non si possa, aggiornare il sistema, bisognerà dire “ciao” al browser. Perlomeno alla versione 110, bloccando gli aggiornamenti alla precedente, la 109. Opzione numero 2: in modo molto lapalissiano, aggiornare il sistema operativo a una versione successiva a Windows 8.1. Terza opzione: cambiare PC (nel caso in cui si possedesse un dispositivo oggetto di obsolescenza programmata.

Nella seconda e nella terza ipotesi, il computer dovrà essere dotato dunque di un sistema operativo che sia almeno Windows 10, dato che eventuali versioni più “anziane” non supportano la versione 110 di Google Chrome. E soprattutto, va detto, a partire da gennaio 2023 saranno proprio Windows 7 e Windows 8.1 ad andare in obsolescenza programmata perché perderanno il cosiddetto supporto esteso. Quello ufficiale di Windows 7 è terminato da oltre 2 anni, quello di Windows 8.1 termina a gennaio, ed eventuali falle non saranno più corrette da Microsoft.

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