Scatta l’indagine dell’AGCM su WindTre. Infatti in queste ore i clienti sarebbero stati ingannati da un messaggio: tutti i dettagli.
Nuova bufera intorno a WindTre, con un’indagine in corso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Gli utenti dell’operatore arancione sarebbero stati ingannati da un messaggio: che cosa sta succedendo. 
Sono ore caldissime per WindTre. A redarguire uno dei leader della telefonia in Italia ci ha pensato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha fatto partire addirittura un’indagine per pratiche commerciali scorrette. Nel dettaglio l’indagine dell’Autorità riprende il doppio messaggio che l’operatore ha inviato i clienti nel novembre del 2022. Attraverso queste comunicazioni potrebbe aver favorito l’applicazione della tariffa con l’aggiornamento all’inflazione annuale.
I due messaggi in questione avevano insospettito gli utenti stessi, tanto è che molti di questi hanno chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato se potesse far partire un’indagine. A quanto pare il sistema utilizzato da WindTre avrebbe potuto non rispondere alle minime norme di tutela e corretta informazione del consumatore. Scopriamo quindi tutti i dettagli dell’operazione e cosa potrebbe succedere adesso all’operatore telefonico arancione.
WindTre, parte l’indagine dell’AGCM: doppio messaggio sospetto
Il primo messaggio inviato da WindTre agli utenti è arrivato nella terza decade di novembre 2022. Al suo interno la compagnia telefonica annunciava un aumento di 2 euro per tutti i rinnovi avvenuti dopo il 31 gennaio 2023, ed un raddoppio dei dati attraverso l’invio di un messaggio con scritto ‘PLUS’. Una volta inviato il testo l’operatore avrebbe alzato la soglia a 40 giga. Ma ciò che ha insospettito tutti è il secondo messaggio che arrivava al cliente appena 24 ore dopo. 
All’interno del secondo messaggio WindTre dava ai suoi clienti la possibilità di mantenere invariata l’offerta vigente, ma comunque raddoppiare i dati a 40 Giga attraverso una risposta al messaggio OPTIN. Con questa forma anglofona l’operatore ha dedotto automaticamente che l’utente abbia deliberatamente aderito ad un nuovo contratto. Ovviamente questo nuovo accordo sarebbe riferito alla rimodulazione delle varie offerte optate dalla WindTre.
Stando a quanto riferito dal Garante i due messaggi inviati da Wind Tre hanno peccato per quanto concerne la chiarezza, andando a confondere l’utente rispetto alla modifica dell’offerta. Secondo l’AGCM i due messaggi presentano un contenuto contraddittorio, con il secondo che appunto contraddice il primo. Al momento il garante non ha voluto fare riferimento ad alcun stratagemma della compagnia per fare accettare il nuovo contratto adeguato all’inflazione, visto che non c’è alcuna certezza in merito. Ad ogni modo è stato comunque avviato un procedimento istruttorio per fare luce su alcune pratiche commerciali potenzialmente scorrette.