WhatsApp, le condivisioni dello stato non sono più libere: ecco come decidono cosa dobbiamo pubblicare

L’azienda di Mark Zuckerberg, a sorpresa, ha deciso che le condivisioni dello stato su Whatsapp non saranno più libere: tutto quello che c’è da sapere

Siamo sicuri del fatto che ogni volta che WhatsApp riceve un aggiornamento degno di nota, gli utenti faranno di tutto per informarsi al fine di cercare di capire quanto possa essere effettivamente utile. E’ ovvio che la risposta che ne viene fuori è pressoché positiva dato che nessuno degli sviluppatori è mai a corto di idee.

La condivisione dello stato su Whatsapp cambiaCome cambiano gli stati su Whatsapp – Cellulari.it

Dopotutto lo abbiamo visto e rivisto più volte nel corso del tempo, il che significa che Meta non è solita deludere i suoi utenti e tanto meno lasciarli con l’amaro in bocca. Le opzioni che vengono aggiornate di continuo, come anche quelle che subiscono degli update di correzione, non fanno altro che migliorare giorno dopo giorno. Per via di questo approccio l’applicazione ha raggiunto il massimo del massimo in pochi anni.

Segnalazioni agli aggiornamenti di stato disponibili: come funzionano

Quella di cui vi stiamo per parlare è senza dubbio una funzione che moltissimi utenti forse aspettavano per un motivo o per un altro, quindi non rimarrete delusi da quello che vedrete. O almeno non tutti, perché per qualcuno potrebbe rivelarsi un serio limite. Andiamo a vedere nel dettaglio ciò che vi abbiamo accennato.

whatsapp stato 1
Ce lo aspettavamo? – Cellulari.it

WhatsApp aggiungerà una nuova funzionalità che consentirà agli utenti di segnalare gli aggiornamenti di stato, limitandone quindi la libera condivisione. Per il momento sarà disponibile soltanto per iOS, però è previsto anche il lancio per Android in seguito. Attualmente i beta tester vedranno la nuova opzione “Segnala” negli aggiornamenti di stato. Inoltre, è chiaro che si potrà segnalare qualsiasi aggiornamento di stato che potrebbe violare i termini di servizio, che verrà quindi successivamente inviato al team di moderazione.

In aggiunta, ma non per importanza, la funzione assicura che i messaggi, i contenuti multimediali, la condivisione della posizione, le chiamate e gli aggiornamenti di stato saranno protetti dalla crittografia end-to-end su tutti i dispositivi. Quanto dichiarato vale a dire che il contenuto dei messaggi e delle chiamate private rimarrà inaccessibile a chiunque, inclusi WhatsApp, Meta o qualsiasi provider proxy di terze parti. Lo scopo, come si può facilmente ipotizzare, è di rendere più sicura la piattaforma da contenuti illegali. Una mazzata per i malintenzionati o per chi ama seminare fake news attraverso l’app di messaggistica istantanea.

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