Vodafone, scatta il pericolo in Italia: il rischio è imminente

Vodafone si trova in una situazione difficile e anche in Italia scatta il pericolo con un rischio che non è remoto ma realmente imminente per tutti.

L’ultimo periodo con una concorrenza sempre più aspra nel mercato, prezzi elevati e una situazione generale di profonda crisi ha determinato un vero e proprio allarme.

Vodafone rischio
Vodafone, brutto colpo in arrivo (cellulari.it)

Le prestazioni crescono ma bisogna domandarsi qual è il prezzo da pagare, non a caso Asstel ha già denunciato quando sta accadendo nel settore che è sempre più in sofferenza e, da quanto si apprende, a farne le spese è in particolare soprattutto Vodafone.

Vodafone, il rischio è grave

L’azienda punta a tagliare moltissimi posti di lavoro in Italia, si stima una media di 1000 unità, almeno per il momento. In questo modo sarà possibile determinare un piano di risparmio di circa un miliardo. Il colosso britannico è in difficoltà e il gruppo aveva già annunciato che era necessario prendere provvedimenti.

Vodafone
Vodafone nuovi rischi (cellulari.it)

Sono stati richiamati anche i sindacati per gestire tutto in un tavolo che coinvolge anche il Governo. Nel comunicato ufficiale si legge: “Il prossimo 13 marzo Vodafone presenterà al sindacato la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1.000 eccedenze di personale”. Il taglio è molto drastico e riguarda il 20% del personale totale, quindi una stima piuttosto preoccupante.

La situazione poteva essere evitata? A quanto pare sì, tuttavia, nonostante la crisi già si parla del 6G e delle aste al rialzo. Una questione surreale dal momento che appena adesso il 5G si sta, lentamente, espandendo sul territorio nazionale. I sindacati intanto parlano di un settore in Italia sbagliato, incentrato troppo su una competitività esasperata che poi manda in crisi le aziende.

Un settore in crisi

L’industria dovrebbe puntare ad una sinergia, seppur con le dovute differenze. L’essenziale infatti è mettere in atto delle misure per preservare il settore, farlo crescere ma anche sviluppare. Inutile porre paletti che poi non fanno altro che far inciampare a turno la malcapitata, come ora nel caso di Vodafone.

Eppure di questa crisi se ne parla da anni, quando Iliad è arrivato sembrava aver rotto quel settore così chiuso e ostile, la concorrenza però alla fine è diventata solo più aspra. Nelle prossime settimane dovrebbero esserci nuovi risvolti con la gestione dei tagli Vodafone e quindi le possibilità di migliorare la situazione generale, soprattutto per i dipendenti.

Senza scelte diverse, non si va da nessuna parte e quella di Vodafone oggi è la sorte che toccherà ad un’altra big tech domani mattina.

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