Vi entrano sullo smartphone e svuotano il portafoglio | State molto attenti a questa truffa

Negli ultimi tempi, stanno prendendo sempre più piede i cosiddetti abbonamenti truffa (non richiesti dagli utenti). Ecco cosa bisogna fare per disattivarli subito

Stiamo vivendo uno dei periodi più delicati dell’anno per ciò che riguarda il tema legato alla sicurezza in rete. Ormai quotidianamente spuntano nuovi annunci legati a possibili tentativi di phishing, attacchi malware, tentativi di irruzione in banche dati e chi più ne ha più ne metta. Ci sono come sempre i soliti accorgimenti utili, ma potrebbero non bastare.

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Bisogna stare molto attenti a non incappare in pericolosi abbonamenti truffa

Tra i vari fenomeni che stanno emergendo nell’ultimo periodo, ce n’è uno che riguarda gli abbonamenti truffa. Si tratta di servizi a pagamento non richiesti, che diversi utenti si sono ritrovati sul proprio smartphone. Ecco cosa bisogna fare per disattivarli immediatamente, prima che sia troppo tardi.

Come disattivare un abbonamento truffa sul proprio smartphone

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Nel caso doveste venire colpite, sappiate che esistono alcuni metodi e consigli utili per ricevere subito il rimborso (Adobe Stock)

Se anche voi avete notate che vi è stato attivato un abbonamento sul vostro smartphone senza averlo richiesto, il consiglio è di procedere il prima possibile con la disattivazione dello stesso. Dovete per prima cosa rivolgervi al vostro operatore clienti, chiamando al numero del servizio di assistenza. Potete così sia richiedere il blocco degli abbonamenti che ricevere un rimborso del denaro perduto involontariamente.

Ma non solo perché, grazie al lavoro dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sono stati attivati alcuni servizi extra di assistenza per i cittadini. Basta chiamare il numero verde 800.442299 – attivo 24 ore su 24 – per avere la certezza che nessuna sottoscrizione truffa è stata attivata sulla propria SIM. Ma in che modo si viene attaccati da questi servizi? Molto spesso sui social network quando si clicca involontariamente su annunci pubblicitari, ma anche all’interno di classiche pagine sul web. A volte anche un solo click o uno scroll sulla pagina che si apre può essere sufficiente per far sì che il sistema attivi in automatico abbonamenti non desiderati sulle SIM degli utenti colpiti. E il processo sembra essere ancora lontano dall’essere fermato per sempre.

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