USA: kill switch contro il fenomeno degli smartphone rubati

Un meeting con le più importanti società operanti nel comparto hi-tech troverà nuove soluzioni ai continui furti di smartphone.

Un meeting con le più importanti società operanti nel comparto hi-tech per trovare nuove soluzioni ai continui furti di smartphone. Questa l’iniziativa promossa dai procuratori distrettuali di San Francisco e New York, che, come confermato dagli stessi vertici statunitensi, si terrà già il prossimo 13 giugno.

Il problema è di quelli gravi. Nonostante l’esistenza di alcuni strumenti digitali specifici – quale ad esempio Find My iPhone di Apple – i rapinatori negli ultimi mesi sono diventati particolarmente abili nell’eluderli, rendendoli di fatto inaffidabili e quindi di scarsa utilità per gli utenti.

Solo nel 2012, a New York, questa tipologia di furti ha registrato un aumento del 40%. A San Francisco, invece, si è scoperto che la maggior parte delle rapine avvengono proprio con l’obiettivo di sottrarre lo smartphone.

Analizza così il fenomeno George Gascòn, procuratore distrettuale di San Francisco: “1,6 milioni di americani sono stati vittime di furti di smartphone nel 2012, e questa è diventata un’epidemia nazionale. A differenza di altri tipi di reati, il furto dello smartphone può essere eliminato con una soluzione tecnologica semplice”.

Da tempo le autorità americane chiedono ai produttori una funzione di “kill switch” in grado di disattivare definitivamente il dispositivo ed evitare che possa essere rivenduto sul mercato nero. La proposta sarà con ogni probabilità ribadita in occasione dell’incontro. E nessun colosso tecnologico potrà questa volta rimandare il proprio impegno.

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