TikTok finisce nuovamente nella bufera dopo la denuncia da parte dei consumatori europei che accusano la piattaforma di mostrare pubblicità occulta ai bambini
TikTok è finito nuovamente nella bufera dopo che l’unione europea dei consumatori ha denunciato alla Commissione Europea la piattaforma cinese. La richiesta dell’organo che riunione le associazioni di 32 paesi dell’area UE è quella di indagare sulle attività riguardo la privacy, la tutela dei minori ed i diritti degli utenti iscritti.
Tra le accuse da parte dei consumatori c’è quella di non tutelare gli utenti da alcuni tipi di contenuti presenti sull’app. Si tratta, nel dettaglio, di pubblicità occulta da parte delle aziende che avviene attraverso hashtag sponsorizzati ed attività di influencer attraverso i video. Spesso sono contenuti potenzialmente dannosi, come materiale inadatto ai minori.
Un’altra accusa riguarda le clausole vessatorie e le pratiche commerciali scorrette nella propria politica per gli articoli virtuali. TikTok sarebbe poco trasparente riguardo all’utilizzo dei pagamenti in app ed ometterebbe dettagli sui tassi di conversione tra il denaro immesso nel sistema e la valuta ottenibile.
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I consumatori europei si aspettano che le indagini procedano con celerità, in quanto la maggior parte degli utenti sono molto giovani e vanno dunque ancor più protetti. Un portavoce della Commissione Europea, ai microfoni di Techcrunch, ha spiegato che raccoglierà tutti gli elementi atti a valutare la necessità di procedere con le indagini approfondite nei confronti di TikTok.
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“La sicurezza della nostra community, in particolare dei più giovani, ed il rispetto delle normative dei paesi dove operiamo sono responsabilità che ci assumiamo con la massima serietà. Lavoriamo costantemente con impegno per proteggere la nostra community, motivo per il quale abbiamo adottato azioni significative. Tra queste, rendere privati di default gli account degli utenti minori di 16 anni. Abbiamo inoltre sviluppato – ha dichiarato il portavoce di TikTok – una versione semplificata delle nostre policy relative alla privacy con un linguaggio e un tono che rendono più semplice per gli adolescenti comprendere il nostro approccio alla privacy”.
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