Surriscaldamento degli smartphone, individuata una possibile soluzione

Il vostro smartphone dà problemi di surriscaldamento? Un report di Business Korea ha individuato una possibile soluzione a riguardo

Soprattutto per coloro che hanno uno smartphone più datato, i problemi di surriscaldamento potrebbero essere all’ordine del giorno. Un uso prolungato del dispositivo, con tanta memoria RAM occupata, porta ad uno sforzo spesso eccessivo della macchina.

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Spunta un report di Business Korea in merito al grave problema di surriscaldamento degli smartphone, che va a riguardare anche gli ultimi device sul mercato (Unsplash)

Il campanello d’allarme scatta però quando sono i device di ultima generazione a presentare questi problemi, magari a poche settimane dall’acquisto. Basti pensare ai recenti Galaxy S22 con il GOS, oppure a Xiaomi coi suoi device top di gamma. Business Korea ha recentemente pubblicato un report, dove si parla di una possibile soluzione a questa problematica.

Surriscaldamento degli smartphone, la colpa sarebbe dei chip di Arm

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Stando a quanto raccolto dagli esperti, il problema riguarderebbe principalmente i chip di Arm e la frammentazione di Android (Unsplash)

Stando a quanto riferisce un recente report di Business Korea, il problema principale del surriscaldamento degli smartphone sarebbe dovuto al design dei chip di Arm. Un sistema poco ottimizzato a causa dei molti device e versioni di Android a cui è chiamato ad adattarsi. C’è un motivo di fondo che ha portato a tutto questo. Arm non produce i suoi chip, ma si affida ad aziende esterne. Samsung e Qualcomm per arrivare su Android, Apple per arrivare ad iOS. Dunque torna a far parlare la questione legata alla frammentazione di Android, considerando che i chip per Apple non presentano lo stesso problema.

Cosa si potrebbe fare per migliorare la situazione? Secondo quanto si legge nel rapporto di Business Korea, al momento c’è poco da fare. Sarà compito di Samsung e Qualcomm trovare una possibile soluzione per arrivare ad un’ottimizzazione dei loro prodotti, nonostante ci si debba adattare ad una serie di condizioni differenti. Almeno per il momento, bisognerà dunque continuare a convivere con il problema e sperare che si arrivi ad un’ottimizzazione software o ad una scelta diversa per la produzione dei chip di Arm.

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