SPID in pericolo, presto potrebbe non solo diventare a pagamento, ma essere addirittura sostituto dalla CIE: scopriamo perché.
La notizia riguardante uno SPID a pagamento ha sollevato una marea di polemiche nel corso degli ultimi mesi. Purtroppo, a partire dal prossimo luglio, la notizia prenderà effettivamente forma, e lo SPID di Infocert diventerà a pagamento. Tuttavia, non si tratta dell’unica pass di sicurezza a a diventare a pagamento, perché nei prossimi mesi anche le altre identità digitali offerte dagli altri provider la seguiranno a ruota.
Il problema principale sono i mancati fondi stanziati dalla Comunità Europea: 40 milioni di euro erano stati promessi per il 2025, denaro non ancora arrivato e che potrebbe non arrivare più per finanziare il sistema. I fondi, infatti, sono stati bloccati lo scorso marzo, a seguito di un nuovo Decreto: dal prossimo 28 luglio, dunque, Infocert ha annunciato che il rinnovo dello SPID avrà un costo, 5,98 euro all’anno.
SPID a pagamento, l’Italia punta sulla Carta d’Identità per identificarsi con l’identità digitale
Per garantire il servizio, Infocert non ha potuto fare altro che mettere lo SPID a pagamento. Certo, si tratta di una somma annuale modesta, ma che dà parecchio fastidio a tutti gli utenti, già tartassati da mille tasse. Lo SPID ormai è un elemento essenziale per identificarsi online, per poter accedere in tutti i sistemi digitali, dunque non è neanche possibile evitarlo.
A tal proposito, si sta pensando a un’alternativa per dire addio allo SPID: si tratta della CIE. Lo stesso sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessio Butti ha sottolineato la necessita di superare i problemi dati dallo SPID, utilizzato ormai da un decennio, adottando altre misure. All’evento Telco per l’Italia, tenutosi a Roma, Butti ha parlato della vulnerabilità del sistema.
Lo SPID è un sistema sempre più vulnerabile, e con l’attivazione del servizio a pagamento si fa anche scomodo. Dunque, la soluzione è rappresentata dalla Carta d’Identità, altro documento valido, moderno e digitale. In poche parole, la CIE è il perfetto sostituto in fatto di identità digitale. Diversamente dallo SPID, la CIE è anche più sicura e diffusa a livello europeo.
Carta d’Identità in sostituzione dello SPID, più sicura e più comune in Europa
“Siamo consapevoli di ciò che sta accadendo in Europa” ha ammesso Butti, “Abbiamo messo a disposizione 40 milioni di euro per gli identity provider e abbiamo sviluppato la tecnologia Wallet”. A proposito di Wallet, l’Italia è il primo paese ad aver sperimentato il portafoglio virtuale e oggi questa tecnologia è diffusa nel Vecchio Continente.
E allora, tra poco ci lasceremo lo SPID alle spalle per poter accedere ai diversi servizi digitali, inserendo direttamente le credenziali della CIE. L’ennesimo cambiamento tecnologico e virtuale in un mondo che si rinnova di continuo. Occorre stargli dietro per non perdere il passo. In certi casi può essere snervante, ma non si può fare altrimenti.