Smartphone e incidenza sul tumore al cervello: cosa è emerso da un recente studio

Un recente studio si è concentrato sull’incidenza che l’utilizzo degli smartphone potrebbe avere sul tumore al cervello. Ecco i risultati emersi

I ricercatori dell’Oxford Population Health e dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro hanno deciso di effettuare una ricerca nel Regno Unito. Il tema centrale è l’incidenza che l’uso degli smartphone può avere sui tumori al cervello, con risultati piuttosto eloquenti.

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Un recente studio effettuato in Gran Bretagna si è concentrato sugli effetti che l’uso degli smartphone può avere sull’incidenza nei tumori cerebrali (Unsplash)

Pare che non i due fattori non siano collegati in alcun modo, rafforzando i risultati emersi negli anni passati da altri studi. “Abbiamo visto un picco nei casi di cancro dal 1975 al 1992. Il motivo? C’erano alcune tendenze in quel lasso di tempo, incluso l’uso dei telefoni cellulari. Abbiamo esaminato così tanti pazienti che possiamo essere certi che però gli smartphone non causano il cancro al cervello” ha spiegato la dottoressa Jessica Jones.

La ricerca sul collegamento tra gli smartphone e i tumori al cervello

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Stando a quanto emerso, non ci sarebbero evidenze circa un aumento dei rischi rispetto a chi non usa il telefono (Unsplash)

Sono state prese a campione oltre un milione di donne residenti nel Regno Unito. A quanto pare, non vi è alcun aumento del rischio di tumori cerebrali per persone che sono solite utilizzare telefoni cellulari. I ricercatori hanno comunque avvertito che i loro risultati erano limitati. Non è infatti chiaro se i rischi associati all’uso dello smartphone siano diversi in coloro che li usano in misura maggiore rispetto a quanto fosse tipico delle donne prese a campione.

Delle intervistate, solo il 18% ha affermato di parlare al cellulare per 30 minuti o più ogni settimana. Non sono stati inclusi né bambini né adolescenti, ma va detto che precedenti ricerche concentrate su questo target specifico non hanno notato evidenze. “Le tecnologie mobili stanno migliorando continuamente in modo che le generazioni più recenti emettano una potenza di uscita sostanzialmente inferiore. Tuttavia, data la mancanza di prove per alcuni utenti, consigliamo di ridurre le esposizioni non necessarie come buon approccio precauzionale” ha dichiarato il ricercatore capo dello studio Joachim Schüz durante un’intervista.

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