Smartphone cinesi, corsa all’acquisto da parte dei consumatori russi: ecco perché

Secondo alcuni analisti, nelle ultime settimane si è registrato un boom negli acquisti di smartphone cinesi da parte dei consumatori russi

Gli effetti della guerra in Ucraina coinvolgono anche un settore apparentemente lontano dalle gravi problematiche provocate dal conflitto bellico: gli smartphone. Sono infatti diverse le aziende tecnologiche (e non solo) che hanno deciso di sospendere le proprie attività in risposta alle azioni intraprese da Vladimir Putin contro il popolo ucraino, un elenco che vede la presenza, per ciò che concerne il mercato mobili, di tre nomi storici come Apple, Samsung e Nokia.

smartphone cinesi Russia
Boom di acquisti di smartphone cinesi in Russia (Unsplash)

L’interruzione delle normali attività commerciali non ha invece interessato alcuni dei più grandi produttori di smartphone cinesi, come Xiaomi, Huawei e Oppo, che hanno deciso invece di continuare a operare normalmente. E questo, secondo alcuni analisti, avrebbe avuto un impatto positivo nel volume di affari dei devices provenienti dal settore orientale, soprattutto nello specifico mercato della Russia.

Inequivocabili, in tal senso, i numeri di vendita registrati in Russia nelle prime due settimane di marzo riportati dal quotidiano locale Kommersant. Secondo il South China Morning Post, scandagliando infatti le performances dei singoli brand, si evidenzia un segno positivo per tutti i principali brand di smartphone cinesi: Huawei è quella che svetta tra tutti a fronte di un aumento del +300% delle vendite rispetto alle settimane precedenti, seguita a ruota da Oppo e Vivo (+200%) e l’arrembante Realme (+80%). Nessuna menzione, invece, per Xiaomi, ma dovrebbe anch’essa far parte dei produttori in crescita considerando il listino accessibile del brand di Shenzhen.

Boom di acquisti di smartphone cinesi in Russia: il crollo del rublo e l’assenza di alcuni brand

smartphone cinesi Russia
La corsa compulsiva all’acquisto dei consumatori russi dopo il crollo del rublo (Unsplash)

Cosa c’è dietro a un tale galoppante incremento del volume di affari degli smartphone cinesi? Come spiegato da Ivan Lam della società Counterpoint Research, non ci sono risvolti o dietrologie politiche, ma una convergenza di due fattori tra loro diversi. Semplicemente, il fattore trainante è legato soprattutto al crollo del rublo dopo le sanzioni internazionali: i consumatori russi, infatti, stanno acquistando di tutto (e quindi anche gli smartphone) presi dal panico, prima che la moneta russa crolli ulteriormente pendendo valore. È probabile però che tale incremento costituisca un mero “fuoco di paglia”, come sostenuto dallo stesso Ivan Lam: questo perché molti distributori in Russia hanno smesso di effettuare grandi importazioni dalla Cina a causa dei rischi di cambio. Secondo Arkady Markaryan, responsabile del settore smartphone di AliExpress Russia, A loro vantaggio, i principali brand di smartphone cinesi avevano scorte sufficienti nei loro magazzini locali in Russia per soddisfare l’aumento della domanda, dopo la sospensione delle attività di Apple e Samsung.

A parte tale scenario, la guerra in Ucraina sta comunque interessando anche altri aspetti del mercato tecnologico. Abbiamo parlato infatti della politica di censura disposta dall’autorità russa che controlla le comunicazioni e che ha portato al bando alcuni social network come Instagram e Facebook, ma anche l’impetuosa crescita del download delle app VPN per aggirare la censura.

Impostazioni privacy