Scoperto il motivo del crollo di TIM: non potete immaginare di cosa si tratta

Un crollo a livello nazionale e che ha causato problemi a milioni di utenti. Finalmente è stato spiegato il vero motivo del down di TIM durante il weekend, ed è da non credere. Ecco cos’è successo

L’ultimo weekend è stato nero per TIM. La compagnia telefonica se l’è dovuta vedere con un down generale della propria rete perdurato per diverse ore, che è andata a colpire milioni di clienti sparsi per tutta Italia. E non sono chiaramente mancate le segnalazioni da parte degli utenti, anche per via di tutti i servizi al gestore collegati (ad esempio DAZN).

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TIM – Cellulari.it

Se ne sono dette tante sulle possibili motivazioni legate ad un disservizio così importante. Ad intervenire ci ha pensato l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale che, dopo aver analizzato nel dettaglio il fenomeno, è riuscita ad arrivare ad una conclusione. La causa che ha portato a tutto questo è da non credere, e forse si poteva anche evitare.

TIM down, spiegati i motivi del disservizio a livello nazionale

Dopo giorni di attesa e malumori a livello nazionale, finalmente è arrivata la tanto attesa motivazione dietro il down che ha colpito le reti TIM nel corso dell’ultimo weekend. Come anticipato, ad intervenire ci ha pensato direttamente l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Pare si sia trattato  di un attacco hacker su larga scala.

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Modem – Cellulari.it

Ad essere finiti nel mirino dei cybercriminali sono decine di sistemi nazionali, stando a quanto si legge. E tutti sono stati colpiti con un attacco ransomware. Eseguito con precisione e sfruttando strumenti ben noti e conosciuti da tutti gli esperti di cybersicurezza. Ma non solo, perché anche il Computer Security Incident Response Team Italia ha provveduto ad intervenire e a fornire maggiori dettagli sulla vicenda.

Sembra che l’attacco non sia stato realizzato da pirati informatici “comuni”, ma potrebbe trattarsi di una storia che ha dietro qualcosa di molto più serio. Il tutto è infatti collegato alla vulnerabilità CVE-2021–21974 di VMware ESXi. Per quest’ultima era stata rilasciata una patch correttiva ormai 2 anni fa. Questo vuol dire che, con un lavoro più attento, si sarebbe potuto evitare tutto il disastro. Bastava aggiornare l’app con le patch rilasciate da VMware, come poi sottolineato dagli esperti dell’ACN. Per ciò che riguarda nello specifico TIM, invece, l’ipotesi maggiromente avvalorata al momento è che si sia verificato un problema grave sui router di Sparkle, l’azienda che – tra le altre cose – gestisce proprio la fibra ottica dell’operatore telefonico.

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