Questa funzione serve a chiunque abbia uno smartphone: non rischierai più di perderlo

Una impostazione in uscita da parte di Google potrebbe cambiarci la vita, e non solo. Cosa ha di così tanto speciale?

La società di Mountain View sta lavorando a diverse soluzioni interessanti con cui sviluppare progetti nuovi e mai visti in precedenza. Di solito ci vorrebbero mesi prima di poter arrivare ad una effettiva conclusione, ma dato che i dipendenti di Google abbiano un ottimo ritmo di lavoro, a quanto pare non sarà necessario fare questo: sanno già come muoversi in maniera adeguata.

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I dettagli sono rilevanti – Cellulari.it

Per aprire il diaxorso vogliamo parlare di una funzione su cui Google sta lavorando da circa un anno, e che servirà a migliorare in maniera notevole il rilevamento dei dispositivi analogamente a come lo fa “Trova il mio iPhone” di Apple. Lo scopo è movvio che sia quello di permettere agli utenti di scoprire, con grande precisione si intende, in che luogo si trovi il dispositivo al momento del tracciamento della posizione.

Cellulare smarrito? Niente paura: ecco come Google ci aiuterà a ritrovarlo

Infatti samo al corrente del fatto che Google permetterà di trovare un dispositivo Android, perso o rubato che sia, assieme agli accessori compatibili anche quando non sono connessi a internet. Crittograferà e memorizzerà in autonomia l’ultima posizione del dispositivo, ma con ottime probabilità potremo agire anche manualmente sul salvataggio di una posizione. Come farà tutto questo?

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È importante capirne il funzionamento – Cellulari.it

Ci riuscirà introducendo una funzione che verrà chiamato “Memorizza posizione recente“, grazie alla quale otterremo il modo ideale di decidere se abilitare o impedire a Google di memorizzare l’ultima posizione nota dei nostri telefoni e accessori compatibili. Agirà in modo analogo all’opzione “Invia ultima posizione” che Samsung offre sui Galaxy in pratica, e si rivelerà essere utile nel momento in cui sarà necessario ricercare il nostro cellulare smarrito. Potrebbe trovarsi ovunque; ciò non toglie che Google lo scoverà.

In ogni caso Google potenzierà le capacità di tracciamento di “Trova il mio dispositivo” per gli accessori Fast Pair più avanti quest’anno, specie perché possono essere tracciati solamente utilizzando l’app a condizione che siano connessi allo smartphone. Una impostazione genuina e che non sembra essere affatto nociva, ma che potrebbe portare in salvo una serie di telefoni importanti per molti di noi. In quanti faranno uso di questa fantastica opzione una volta che uscirà? Di sicuro tanti non la ignoreranno, mentre altri la scopriranno in seguito.

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