Oggi uno smartphone entra nel palmo di una mano, ma il primo cellulare pesava molto di più.
Oggi, siamo abituati ad avere smartphone leggeri, sottili e potenti, che ci consentono di fare tutto con un tocco: studiare, lavorare, scattare foto, comunicare, guardare serie TV e film e, persino, fare acquisti. Fino a qualche tempo fa, però, possedere un telefono portatile significava portarsi dietro un mattone.
All’epoca, poter parlare con qualcuno ovunque ci si trovasse sembrava un miracolo tecnologico. Ma qual è il primo cellulare della storia? Pensi che il tuo smartphone sia pesante? Scopriamo insieme quanto pesava il primo cellulare della storia.
Il peso del primo cellulare al mondo: ecco tutto quello che devi sapere
Senza di lui non avremmo gli smartphone di oggi. Il primo cellulare della storia, il Motorola DynaTAC 8000x, non era per nulla comodo. Venduto dal 1984 – a un prezzo di 4mila dollari circa, circa 10mila euro di oggi – pesava circa 800 grammi. In realtà, però, il primo prototipo venne realizzato nel 1973 dall’ingegnere Martin Cooper che lavorava, appunto, alla Motorola. Il prototipo è considerato il primo telefono cellulare della storia. Ma qual era il peso del primo cellulare al mondo? La massa del prototipo era di circa 1,5 kg.
Alcuni smartphone di oggi possono pesare circa 160 grammi, eppure è stato il prototipo del Motorola DynaTAC 8000x a rappresentare l’inizio di una rivoluzione destinata a cambiare il mondo. Ogni grammo risparmiato è il risultato di anni di evoluzione tecnologica, sebbene spesso ci capiti di darlo per scontato. Scopri anche quanto vale oggi il Sony CM-R111 e quali sono i modelli di smartphone vintage più cercati dai collezionisti.