Qualcomm Snapdragon 820: Ecco le 5 tecnologie che cambieranno i nostri smartphone

Il prossimo anno vedremo diverse novità sul mercato della telefonia mobile. Dall'analisi dei nuovi processori possiamo avere una panoramica di quello che vedremo poi nei dispositivi top di gamma.

Il prossimo anno vedremo diverse novità sul mercato della telefonia mobile, frutto della continua ricerca e innovazione del settore.

Dall’analisi del nuovo processore top di gamma Qualcomm Snapdragon 820, realizzato con la tecnologia a 14 nm, possiamo avere una panoramica di quello che vedremo poi nei dispositivi top di gamma. Il nuovo chipset andrà a sostiture lo Snapdragon 810 utilizzati nei modelli top di gamma visti nel 2015.

Sarà un processore molto interessante che affronta con diverse soluzioni i problemi più comuni oggi riscontrabili negli smartphone oltre a spingere in avanti potenzialità di connessione, fotocamera e storage.
Le batterie, come sappiamo, più di tanto non potranno crescere. Se non puoi stoccare maggiore energia, non resta che puntare sulla riduzione dei consumi.

I nuovi processori utilizzeranno la logica del coprocessore a bassa potenza, da utilizzare quando lo smartphone compie operazioni di basso profilo.

Per intenderci, è come guidare l’auto con la funzione economy, quanso siamo in città e sport quando siamo in autostrada.

Per avere un riferimento sulle specifiche del top di gamma Snapdragon 820, troveremo oltre alla CPU principale da 2.2 Ghz, un coprocessore Qualcomm Hexagon 680 DSP.

Cambierà anche la modalità di ricarica: lo standard Quick Charge 3.0 dovrebbe garantire la ricaria dell’80% della batteria in soli 30 minuti.

Questa evoluzione è dovuta al fatto che la funzione Quick Charge 3.0 utilizza uscite da 3.6V a 20V e sarà supporto da tutte le porte Usb e microusb oggi esistenti ovvero USB Type-A, USB micro e USB Type-C.

La funzionalità Quick Charge 3.0 sarà estesa anche ad altri dispositivi.



Snapdragon 820 supporta video 4K Ultra HD sia in acquisizione (registrati dalla fotocamera), sia in riproduzione, supportando i codec video H.264 e H.265 .

Sarà inoltre possibile condividere video in formato 4K anche su display esterni.
Lo standard del 2015 si è attestato alla risoluzione fullHD mentre dal 2016 sarà obbligatorio il formato 4K. Produttori avvisati.


La realtà aumentata sarà uno dei grandi trend del 2016.

Se nel 2015 abbiamo visto notevoli passi avanti, nel 2016 vedremo il boom che consacrerà questa tecnologia a fenomeno di massa.

Il nuovo Spadragon 820 supporta video 4K e grazie al chipset Adreno 530 è in grado di visualizzare rendering e ambienti in 3d con una resa grafica ottimale.
I futuri smartphone saranno in grado di effettuare una ricognizione ottica in tempo reale, potendo cosi automaticamente adattare le funzioni fotocamera in base al soggetto e alla situazione che stiamo vivendo.

Potremo inoltre indicare il soggetto principale delle foto e lo smartphone lo seguirà al meglio per renderlo protagonista nella foto.

Il chipset Snapdragon 820 consente di utilizzare ottiche fino a 28 Megapixel con sistema ISP (image Signal Processor). E’ presumibile che lo standard del prossimo anno sarà sui 20-22 Megapixel sulla fotocamera posteriore e 4-8 Megapixel su quella anteriore.


 I nuovi processori, con Qualcomm Snapdragon 820, saranno progettati con un sistema di connettività multi banda, definito Mimo, supporto LTE-U e lo standard Wireless 802.11 ad che consente di aumentare la velocità effettiva arrivando ad un teorico di 600 Mbps in download e 150 Mbps in upload.

Lo standard 802.11 ad inoltre ha una capacità di connessione decisamente più rapida degli standard precedenti.

Una novità però poco riscontrabile nell’utilizzo effettivo visto lo stato delle connessioni italiane.

La tecnologia LTE-U è denominata LTE su rete non licenziata che opera sulla frequenza dei 5 Ghz, una frequenza disponibile e sfruttata per ora negli Usa e in India ma potenzialmente in arrivo anche in Europa.

La presenza del sistema multibanda permette al modem 4G LTE di collegarsi a due reti diverse in contemporanea, potendo cosi beneficiare della velocità di entrambe le reti.

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