Iniziano i controlli sulle pensioni, l’errore da non commettere per evitare grossi rischi: l’attenzione è massima.
Nuova stretta intorno ai pensionati, che non possono dormire sogni tranquilli: più di qualcuno, nel prossimo periodo, dovrà vedersela col Fisco e tutti sappiamo quanto possa essere sgradevole ricevere degli avvisi di pagamenti o irregolarità; come al solito è sempre meglio prevenire che curare, e fare attenzione a non sbagliare nulla.
Detto che, dalla prossima manovra fiscale 2026, potrebbero arrivare novità anche sul tema pensioni, al momento tanti lavoratori aspettano con ansia di raggiungere la quota sufficiente per uscire ufficialmente dal mondo lavorativo e prendere la pensione che gli spetta; chi è già in pensione, invece, attende già il prossimo assegno mensile.
Prima di pensare all’assegno da riscuotere, però, molti pensionati dovrebbero fare molta attenzione a questi controlli: arriva la stretta da parte dell’Inps, come funziona e cosa rischia chi non è in regola.
L’Inps avvia nuovi controlli circa la situazione dei pensionati all’estero, considerando come il fenomeno non accenni a fermarsi; dopo aver verificato la situazione nei pasi del Nord e dell’Est Europa, arriva ora una stretta anche per i residenti negli altri paesi europei, dell’Africa e dell’Oceania. I controlli servono ad accertare l’esistenza in vita del pensionato e, come riportata il sito QuiFinanza, vengono svolti da Citibank N.A., società incaricata di spedire le comunicazioni ai diretti interessati a partire dal 17 settembre.
Per continuare a percepire la pensione e comunicare all’Inps il proprio stato (ovvero che si è in vita), i pensionati dovranno consegnare i documenti richiesti entro il 15 gennaio 2026; a stabilirlo il messaggio Inps n. 2624. La comunicazione specifica contiene tutte le istruzioni che il pensionato deve seguire per l’accertamento: viene indicata la data di scadenza e l’elenco di documenti necessari, in primi la fotocopia di un documento d’identità in corso di validità e con foto.
Qualora venisse compilato e firmato il modulo cartaceo, questo va spedito alla casella postale nel Regno Unito, indicata da Citibank; in alternativa, si può ritirare personalmente una rata della pensione (entro il 15 gennaio) da uno sportello Western Union, oppure certificare la propria esistenza in vita tramite un portale dedicato di Citibank (disponibile però solo per chi risiede in Australia, Canada, Regno Unito e Usa).
Qualora non venisse fatto l’iter burocratico, l’ultima spiaggia prima della sospensione della pensione (effettiva a partire dalla rata di marzo) è febbraio: la rata del mese viene pagata esclusivamente in contanti, da ritirare personalmente prima del 19 febbraio 2026 (limite entro cui si può spedire anche il documento dopo la prima scadenza).
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