Oppenheimer shock: Samsung rischia di uscire dal mercato mobile

Previsione sconvolgente da parte della società di investimenti Oppenheimer: se Samsung non riuscirà a distinguersi dai competitor cinesi, presto sarà costretta a uscire dal business mobile.

Il business mobile di Samsung non avrà ancora vita lunga. E’ la previsione shock della società di investimenti Oppenheimer. Secondo quanto riportato dall’autorevole Business Insider, Oppenheimer non riterrebbe il nuovo flagship del produttore coreano Galaxy S6 all’altezza dei device di punta di competitor come Apple o Xiaomi.

Gli analisti di Oppenheimer hanno motivato così la loro sconvolgente conclusione: “Guardando al top di gamma di Samsung per il 2015, Galaxy S6 Edge, quasi tutte le principali caratteristiche sono hardware. Un processore di fascia alta, schermo curvo, scocca in metallo simil-iPhone, lettore di impronte nell’area frontale e fotocamera con stabilizzatore ottico. Parallelamente, abbiamo visto pochi miglioramenti a livello di software per la user experience e nessun valore aggiunto per gli utenti Samsung esistenti prima dell’ultima generazione di dispositivi”.

A non convincere è soprattutto la nuova interfaccia TouchWiz, i cui cambiamenti non vengono considerati abbastanza significativi per incidere sulle scelte di acquisto dei consumatori. Una teoria per il momento verificata anche sul mercato reale: secondo la stampa sudcoreana, infatti, dal giorno del lancio sarebbero soltanto poco più di 10 milioni le unità di Galaxy S6 vendute. Se confermato, si tratterebbe di un dato di molto inferiore a quello del “flop” 2014 Galaxy S5, tenendo soprattutto conto che si parla della somma di due modelli. Le stime della stessa casa di Seul il giorno della presentazione erano sicuramente ben altre.

L’antagonismo con i melafonini non sarebbe neanche il problema principale per Samsung. Che deve invece prestare particolare attenzione alla concorrenza cinese e ai suoi device dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. In media uno smartphone Android si può trovare intorno ai 254 dollari, ma un terminale Xiaomi – per citare un esempio – viene solitamente offerto a cifre più basse e con hardware di primo livello.

Come riferisce Oppenheimer, però, la questione prima o dopo riguarderà tutte le compagnie specializzate in dispositivi Android di fascia alta: “Negli ultimi nove mesi, i produttori Android non sono stati capaci di offrire alcuna soluzione interessante che potesse invertire il trend di perdita del mercato”, sottolineano dagli uffici newyorkesi di Broad Street.

Discorso a parte per Apple, che disponendo del sistema operativo proprietario iOS, è riuscita aumentando la diagonale degli schermi su iPhone 6 e iPhone 6 Plus a convincere milioni di utenti di altre piattaforme a passare sotto la sua effigie.

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