Cosa sappiamo del prossimo meta Quest 4? La corsa ai visori per la realtà virtuale non si è ancora esaurita e anzi i nuovi device potrebbero riaccendere la scintilla nel pubblico.
uello della realtà virtuale sembra essere un mercato che fatica a prendere piede. I motivi sono diversi. In parte i device sono ancora decisamente troppo ingombranti e troppo scomodi per essere indossati per più di una manciata di minuti senza poi avere conseguenze scomode sul corpo.
C’è poi tutta la questione che riguarda ancora il software: le società che stanno effettivamente sviluppando software e servizi per questo genere di nuovi schermi che non si vedono sono infatti pochissime, e quindi ciò che si può effettivamente fare con un visore per la realtà virtuale è limitato.
Ciò però non sembra fermare almeno alcuni dei colossi del settore. Meta è infatti decisa a uscire con il nuovo Meta Quest 4 cercando di costruire qualcosa di più accessibile a livello di comfort soprattutto. Cosa sappiamo però al momento dei prossimi visori per la realtà virtuale firmati Meta?
Come saranno i prossimi visori Meta Quest 4?
Secondo un leak che circola online, la prima notizia che va assolutamente data riguarda la possibile finestra di uscita. Non se ne parla prima del 2027. Il che potrebbe essere un’ottima idea. Anche perché c’è ancora il Meta Quest Pro 2 che deve uscire. L’idea di spostare in avanti l’uscita della prossima generazione di visori potrebbe concedere il tempo necessario per costruire nei fatti un prodotto di qualità che finalmente andrebbe a stuzzicare il mercato.
Per ciò che riguarda il design, dovremmo avere un prodotto decisamente diverso rispetto a ciò cui siamo per ora abituati. Come dicevamo prima, già questo dettaglio potrebbe essere decisivo: tutto il cuore verrà infatti spostato dalla zona della testa, quindi dagli occhiali veri e propri, a un secondo pezzo che è possibile tenere in tasca.
E in effetti il peso è proprio il tallone d’Achille di questo genere di oggetti. Quello che vedremo sarà quindi simile probabilmente a un grosso paio di occhiali. Questo è almeno ciò che riportano i colleghi di The Information.
E per quello che riguarda l’interazione vera e propria con l’ambiente virtuale, non dovrebbero esserci dei controller come nelle attuali generazioni di visori ma una tecnologia di riconoscimento dei gesti accompagnata a device indossabili molto più leggeri, in linea per esempio con quello che si può fare con gli Apple Vision Pro.
Come per qualunque tecnologia (pensate ai pieghevoli!), quindi, una volta stabilito qual è il funzionamento di base, adesso i produttori cercano di trasformare l’esperienza in qualcosa che gli utenti finali, quindi noi, vorranno effettivamente tenere in mano o indossare.
È successa la stessa identica cosa con i telefoni: i primi erano grandi e ingombranti, mentre adesso la sfida si gioca su spessori impensabili fino a non molto tempo fa. Per le tecnologie indossabili le sfide sono le stesse.