La telefonia mobile è in costante evoluzione e il progressivo abbandono delle sim fisiche è un segno che il mercato sta cambiando e che presto i telefoni per come li conosciamo e utilizziamo saranno solo un ricordo.
Negli ultimi 20 anni il progresso tecnologico è stato talmente veloce da modificare in maniera sostanziale le abitudini quotidiane e la società stessa. La diffusione di internet in combinazione con quella degli smartphone ha offerto possibilità e soluzioni che appena 20 anni fa non erano nemmeno immaginabili.
Adesso che queste soluzioni sono di uso comune si affaccia una nuova rivoluzione, di portata pari o addirittura superiore a quella della diffusione del web e della connettività. Il progressivo diffondersi delle AI potrebbe infatti modificare ulteriormente le abitudini degli italiani e avere un impatto cruciale anche sul mondo del lavoro, da un lato accelerando e semplificando determinati processi, dall’altro creando nuove strade e possibilità lavorative.
In tale processo di trasformazione sono già entrati anche gli smartphone, tutti i nuovi modelli sono dotati di chip e software in grado di gestire le funzionalità AI, il che li rende più performanti e utili che in passato nonostante l’aspetto esteriore non sia cambiato. Di pari passo aumentano anche le potenzialità hardware, con telefoni che sono via via più veloci e in grado di gestire più processi contemporaneamente.
Di pari passo con le migliorie hardware e software ci sono anche quelle relative alla connettività, non solo ormai lo standard di segnale è il 5G, ma sono stati potenziati anche gli altri collegamenti, come ad esempio la connettività bluetooth e quella Wi-Fi sempre più funzionali e veloci per una migliore navigazione e una migliore gestione dei collegamenti tra dispositivi senza necessità di cavi.
La diffusione delle e-sim è l’inizio di un processo di stravolgimento della telefonia mobile?
In questi anni c’è stata un’altra evoluzione che è passata quasi sotto silenzio ma che oggi è sempre più utilizzata. Stiamo parlando dell’implementazione delle e-sim all’interno dei dispositivi mobile. Sempre più modelli di smartphone supportano infatti la possibilità di utilizzare delle sim virtuali per la gestione del piano tariffario e dei servizi del gestore telefonico.
Si tratta di una soluzione sostenibile, poiché non necessità di un supporto fisico e dunque non comporta il cambio della sim ogni qualvolta si decida di cambiare gestore o quando diventa necessario cambiare il formato in base al modello di telefono (anche se ormai i telefoni supportano tendenzialmente tutti i formati), ma soprattutto di una soluzione conveniente sotto tanti aspetti.
Le e-sim non hanno limitazioni regionali, si configurano automaticamente alla rete del Paese in cui ci troviamo senza necessità di dover richiedere dei contratti a tempo appositi per il viaggio, ma soprattutto non generano conflitto tra gli operatori, gli utenti sono infatti liberi di installare due numeri di telefono sullo stesso dispositivo, anche se appartenenti a due gestori differenti.
La convenienza al momento è anche economica, visto che gli operatori virtuali cercano di ampliare la loro presenza sul mercato con offerte a prezzi stracciati e quelli tradizionali mantengono bassi i piani tariffari delle loro e-sim per non farsi sopraffare dalla concorrenza.
La diffusione capillare di queste sim virtuali potrebbe avere delle ripercussioni sul form factor degli smartphone, spingendo all’eliminazione degli sportellini per le sim e aumentando di fatto la sicurezza del telefono stesso (l’assenza di aperture diminuirebbe il rischio di infiltrazioni di sabbia, polvere e acqua).
Inoltre l’assenza di una scheda fisica per gestire chiamate e navigazione potrebbe essere il primo passo per una modifica radicale del sistema di gestione dell’utenza telefonica. Questa potrebbe essere gestita anche da dispositivi con forme e dimensioni completamente differenti da quelle di uno smartphone, portando al progressivo abbandono dei telefoni tradizionali.