Continua la lotta alla pirateria e all’utilizzo del “Pezzotto”: chiunque venga beccato a guardare illegalmente eventi sportivi potrebbe ricevere una mega multa da 5mila euro.
La pirateria è un fenomeno illegale che esiste ormai da diversi decenni e che è stato più volte attenzionato poiché talmente diffuso da arrecare danni economici ai detentori dei diritti di trasmissione dei contenuti multimediali. Un tempo questa pratica era principalmente rivolta ad aggirare i costi d’acquisto di film e videogame, ma con l’arrivo di internet è diventata qualcosa di più esteso.
Al giorno d’oggi gli utenti che piratano contenuti non scaricano semplicemente ciò che gli interessa per evitare di acquistarlo, ma utilizzano siti illegali e veri e propri dispositivi per usufruire di contenuti a pagamento senza dover sottoscrivere gli abbonamenti che sarebbero altrimenti necessari per poterne usufruire.
In materia di pirateria, l’IPTV è lo strumento definitivo, poiché permette di vedere qualsiasi cosa sia presente sulle piattaforme streaming e non può essere oscurato definitivamente. Ogni volta che una frequenza viene bloccata, l’IPTV viene aggiornata per permettere a chi la utilizza di continuare a vedere i contenuti illegalmente.
Si tratta di un sistema vero e proprio, ma anche di un giro d’affari illegale che frutta a chi lo gestisce introiti importanti ai danni di chi è proprietario dei diritti di trasmissione e viene così frodato. Allo scopo di limitare il fenomeno sono state approvate delle leggi apposite che danno maggiori poteri al garante delle comunicazioni ed è stato attivato il Piracy Shield, ossia uno strumento in grado di intercettare trasmissioni pirata e bloccarle entro qualche minuto.
Continua la lotta alla pirateria: multe fino 5mila euro per chi guarda contenuti piratati
Il primo anno di Piracy Shield è giunto a conclusione ed il bilancio non è positivo come ci si sarebbe aspettati. Tantissimi siti pirata sono stati bloccati, ma risulta complesso tenere il passo con l’apertura continua di nuovi domini. Inoltre per lungo tempo c’è chi ha aggirato i blocchi tramite VPN e questo d’ora in poi non sarà più possibile: i gestori dei virtual private network sono obbligati ad oscurare i siti pirata.
Grazie al lavoro svolto in questi mesi la Guardia di Finanza ha scovato diversi giri di streaming illegale, effettuato sequestri e arresti, ma il fenomeno è stato intaccato solo marginalmente. Per questa ragione in futuro ci sarà un’ulteriore stretta e si mira a punire con maggiore frequenza chi usufruisce dei servizi illegali oltre a chi li gestisce e ne trae profitto in maniera indebita.
Ad annunciare la stretta è stata la Lega di Serie A che ha spiegato come adesso sia possibile risalire a chi utilizza il servizio illegale (gli utenti finali) e che la legge permette di punire chi reitera il comportamento con multe fino a 5mila euro. L’AD della Lega Calcio sottolinea come il blocco della pirateria potrebbe convenire a tutti, poiché permetterebbe di abbassare i prezzi degli abbonamenti così da renderli affrontabili da tutti.
Sulla questione si è espresso anche il Ceo di DAZN, il quale ritiene che il blocco della pirateria è un bene non solo per le televisioni e le aziende che trasmettono eventi sportivi ma per tutta l’industria culturale italiana che trarrebbe nuova linfa e nuovi guadagni per crescere e prosperare.