Con iOS 26.1 cambia tutto: Apple ora ti lascia fare ciò che prima era impossibile

Grandiosa apertura da parte della Mela morsicata, con l’introduzione all’interno di iOS 26.1 che rende felici milioni di fruitori dei suoi prodotti. Ed era ora che accadesse.

iOS 26.1 è in arrivo, e con una certa urgenza anche. Infatti il nuovo firmware rilasciato da Apple a metà settembre scorsa, in concomitanza con l’uscita in tutti i negozi preposti delle varie versioni di iPhone 17, aveva mostrato alcuni problemucci tali però da rendere più difficoltosa l’esperienza d’uso degli utenti. Con tutti i soldi che costa iPhone 17 ci si sarebbe aspettata la perfezione già al day one.

iPhone 17 in funzione
Con iOS 26.1 cambia tutto: Apple ora ti lascia fare ciò che prima era impossibile – cellulari.it Foto Ansa

Va detto comunque che iOS 26 è disponibile anche su svariati altri modelli precedenti di iPhone, a partire dai vetusti iPhone 11 in poi. E che comunque ormai c’è da aspettarsi che ci siano sempre dei problemi all’uscita sia di nuovi software che hardware. In quest’ultimo caso non sono rare delle revisioni che escono a distanza di qualche anno o anche meno dal rilascio delle versioni originarie. Fatto sta che iOS 26 in queste settimane ha subito un profondo intervento di perfezionamento.

Cosa cambia con iOS 26.1?

E gli ingegneri di Apple hanno lavorato sodo per fixare i vari bug emersi in un primo momento. In aggiunta ad una maggiore stabilità e funzionalità però, la Casa di Cupertino ha pensato bene anche di aggiungere alcune caratteristiche con l’aggiornamento di iOS 26.1. E si tratta di novità sostanziali, visto che Apple ha finalmente concesso una apertura ad app di terze parti, appartenenti al concorrente Google e ad altri soggetti.

iPhone Air
Cosa cambia con iOS 26.1? – cellulari.it Foto Ansa

Sui dispositivi Apple è possibile fare uso di applicazioni come Google OneDrove, Google Photos e Dropbox, ma solo se tali app erano aperte su schermo ed in funzione. Con quanto inserito in iOD 26.1 invece cambia tutto e sarà possibile che queste app esterne possano lavorare anche in background, e compiere backup di dimensioni anche importanti. Chi ci ha provato fino ad oggi sa che le operazioni finivano con l’interrompersi appena si usciva dalle app sopra citate o quando, più semplicemente, l’iPhone andava in standby.

Con l’estensione di sistema chiamata “Background Resource Upload” inserita nel toolkit PhotoKit di Apple, ogni barriera finisce con il cadere. Ed anche con il dispositivo dormiente o impegnato con altre applicazioni, le immagini possono essere caricate sul cloud in background.

Quando arriverà questa funzione?

Sono necessari degli interventi per potere configurare l’attivazione di questo servizio, ed alla fine sarà possibile usufruire di app concorrenti che fanno la stessa cosa di iCloud Photos, tanto per fare un esempio. Tra l’altro questa apertura per i backup pare possa essere estesa anche a WhatsApp e Telegram. Il sospetto però è che tutto questo non sia avvenuto per una scelta deliberata da parte della stessa Apple.

Infatti non è un mistero che l’azienda con base in California sia da tempo nel mirino della Commissione Europea, che ha concepito il Digital Markets Act. Si tratta di una misura legislativa che impone una uniformità tra sistemi digitali.

E da qui abbiamo ad esempio il ben noto cambiamento dei formati riguardanti la cavetteria, con Apple che ha abbandonato il suo formato proprietario Lightning per adottare il più universale standard Usb-C. C’è anche da dire che tutto quanto illustrato è finora ancora in fase di beta. Sulla carta dovrebbe essere reso operativo entro poche settimane, proprio in concomitanza con il rilascio di iOS 26.1.

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