I social rendono le persone insoddisfatte della vita: la ricerca dell’Oxford Internet Institute

Secondo quanto emerso da una recente indagine condotta dall’Oxford Internet Institute, più tempo si passa sui social network meno si è soddisfatti della propria vita

I social network sono ormai una componente indispensabile nella nostra vita. Chiunque li utilizza, sia per pubblicare contenuti propri che semplicemente per dare un’occhiata a cosa le altre persone hanno da dire. Tra Instagram, Facebook, TikTok, Twitter e chi più ne ha più ne metta, il tempo speso davanti ad uno smartphone aumenta di anno in anno.

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Una recente indagine si è concentrata sugli effetti che l’uso prolungato dei social network può avere nella psiche degli utenti (Unsplash)

Un’indagine condotta dall’Oxford Internet Institute si è voluta concentrare sugli effetti che queste piattaforme hanno nella vita delle persone. Sono stati presi a campione circa 80.000 volontari con un’età minima di 10 anni e una massima di 80. I risultati emersi sono piuttosto inquietanti.

La ricerca social dell’Oxford Internet Institute: tutti i risultati

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I risultati dimostrano come i primi effetti inizino a dimostrarsi già a partire dalla prima adolescenza (Unsplash)

Durata 12 mesi, la ricerca prevedeva la compilazione periodica di un questionario da parte dei volontari. Una sorta di auto-valutazione, nella quale inserire il numero di ore trascorse sui social network e il grado di soddisfazione della loro vita. Stando a quanto raccolto dall’Oxford Internet Institute, più si utilizzano le varie piattaforme e maggiore è l’insoddisfazione personale. Con rischi piuttosto evidenti, che possono sfociare nella depressione.

Questo collegamento tra le due parti inizia sin da piccoli, e più nello specifico tra gli 11 e i 13 anni. Per i sintomi da disturbo medico si sale alla prima adolescenza (tra i 14 e i 15 anni). Questo principalmente perché lo sviluppo e la pubertà portano ad una maggior consapevolezza di sé stessi, unita all’affiorare di pensieri e problematiche varie.

Un altro dato su cui i ricercatori si sono soffermati riguarda il motivo che spinge le persone a passare tanto tempo sui social network. Spesso il malessere psicologico è una conseguenza delle tante ore passate online, piuttosto che la causa in sé. Questo fenomeno viene definito coping mechanism, un circolo vizioso che porta ad un peggioramento generale della propria condizione mentale.

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