Hai diritto agli arretrati sulla pensione: oltre all’aumento previsto da gennaio 2026

Oltre all’aumento previsto da gennaio 2026 dovresti aver diritto anche agli arretrati sulla pensione: buone notizie per molti.

La nuova manovra economica studiata dal Governo porterà diversi cambiamenti per le pensioni, anche se non tutti positivi. Ad esempio, comincerà ad aumentare il numero di contributi necessari per la pensione; stop anche a Quota 103 e all’Opzione Donna, mentre rimane l’Ape Sociale, oltre al sistema Fornero.

banconote di euro che cadono
Hai diritto agli arretrati sulla pensione: oltre all’aumento previsto da gennaio 2026 – cellulari.it

In tutto questo, però, ci saranno anche degli aumenti: come ha già fatto la Manovra 2025, infatti, anche la Manovra 2026 incrementa la maggiorazione di 20 euro mensili e il limite di reddito di 260 euro per l’anno 2026.

Molti pensionati, oltre all’aumento previsto, potranno in aggiunta beneficiare anche di alcuni arretrati, altri soldi che fanno piuttosto comodo. Tutto dipende dalle rivalutazioni delle pensioni,  ecco  perché si sono accumulati e come funziona il meccanismo.

Pensioni, oltre all’aumento anche gli arretrati: dipende tutto dalle rivalutazioni

Ogni anno, come sappiamo, le pensioni vengono rivalutate in base al tasso d’inflazione. Nel 2024 sono aumentate col tasso provvisorio del 5,4%, che poi si è confermato definitivo; come riporta il sito pensioniefisco.it, invece, in questo 2025 sono aumentate dello 0,8%, ma dato che non è questo il tasso definitivo verrà generato un credito in favore dei pensionati.

calcolatrice e banconote euro
Pensioni, oltre all’aumento anche gli arretrati: dipende tutto dalle rivalutazioni – cellulari.it

L’esempio precedente è quanto successo nel 2023, quando le pensioni aumentarono del 7,3% con il dato provvisorio, che poi l’ Istat certificò invece all’8,1%; sostanzialmente, quindi, per i mesi tra gennaio e dicembre 2023, i pensionati avevano accumulato un credito dello 0,8%.

Il tasso di inflazione applicato inizialmente tiene conto solo dei primi nove mesi dell’anno precedente, ed è dunque spesso soggetto a variazioni quando arrivano i dati dell’ultimo trimestre. Per questo 2025, pare che il tasso d’inflazione sia già salito all’1% ed è dunque molto probabile che i pensionati maturino degli arretrati per la pensione percepita durante tutto questo 2025, che potrebbero essere accreditati proprio il prossimo gennaio 2026.

Decisamente una buona notizia per chi percepisce una pensione, soprattutto perché il costo della vita, a prescindere dal tasso d’inflazione, pesa sempre di più sulle loro tasche (e non solo); è evidente a tutti che mantenersi, fra spese per la casa e per la persona, sta diventando di giorno in giorno sempre più complicato. Un aumento o degli arretrati, anche se minimi, fanno sempre comodo a tutti quanti e potrebbero fare la differenza nei conti alla fine del mese.

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