Perché ci sono dei dubbi riguardo al fatto che RockStar Games e TakeTwo riusciranno a rispettare la data di uscita annunciata per GTA 6? Parla una personalità autorevole in fatto di videogiochi.
GTA 6 uscirà il 26 maggio del 2026, come confermato da Rockstar Games con tanto di spettacolare trailer rilasciato all’inizio dello scorso mese di maggio, per l’appunto. Allora mancavano quasi tredici mesi a quello che già tutti sapevano sarà il rilascio in ambito videoludico più importante dal 2020 in poi, anno in cui sono uscite le console che vanno a costituire la cosiddetta current gen. Considerando Nintendo sempre come un concorrente a parte, sono infatti Sony e Microsoft a trainare le generazioni videoludiche.
Ed oramai è così da circa una ventina di anni, da quando cioè la stessa Nintendo ha saputo crearsi con grande profitto una strada alternativa, eccezion fatta per il grande inciampo avvenuto tra Wii e Switch con il derelitto Wii U. E niente: la prossima primavera ci dovrebbe essere dunque GTA 6. Perché allora parlare al condizionale se la data di uscita è nota già da alcuni mesi?
GTA 6 uscita, parla un noto leaker
Il fatto purtroppo è che ci sono dei fattori di dubbio che fanno temere un rinvio. Il videogioco più atteso di sempre, assieme ad un nuovo episodio di Mario e ad un nuovo capitolo della serie The Legend of Zelda, secondo alcuni potrebbe slittare di ulteriori mesi rispetto alla data annunciata del 26 maggio 2026. Ne è convinto pure Tom Henderson, che è uno dei leaker più noti attivi in ambito videoludico.

Henderson si è fatto notare di recente per il rilascio di alcune informazioni che riguardano il presunto design modulare della futura PlayStation 6. La console dovrebbe uscire nel 2027, a sette anni di distanza dal rilascio del primo modello della attuale PS5.
E dovrebbe essere dotata di un lettore Blu-ray che all’occorrenza può essere staccato dal corpo principale. E durante una sua partecipazione al podcast Insider Gaming, Tom Henderson ha avuto modo di affrontare il discorso su un possibile rinvio di GTA 6.I motivi del possibile rinvio
Qual è il possibile motivo di un presunto rinvio di GTA 6?
Hanno preso quota, nelle ultime settimane, proprio dei rumors che fanno pensare che RockStar Games, che di GTA 6 è lo sviluppatore, e TakeTwo, che ne è invece l’editore, non ce la faranno a rispettare la data annunciata per il day one del loro videogioco. Il quale risulterà essere una opera colossale, frutto di anni ed anni di lavoro. E per il quale si parla di un costo totale che si dice abbia superato persino il miliardo di dollari.

Tutti soldi che comunque TakeTwo e RockStar Games riusciranno a coprire e probabilmente persino a doppiare con le vendite del gioco. Ma come mai tutti questi dubbi riguardo al 26 maggio 2026? Il problema è che le dimensioni di Grand Theft Auto 6 sono talmente grosse – molto più anche dell’ormai vetusto e comunque sempre sorprendente Grand Theft Auto V uscito ormai a settembre del 2013 in origine per PlayStation 3 e Xbox 360, pensate! – da richiedere un lavoro pressoché costante ed infinito.
Più un videogioco è grosso e ricco di dettagli sia tecnici che grafici e più conterrà bug e malfunzionamenti che necessiteranno di ulteriore tempo per essere corretti e ripuliti. Questo è l’aspetto sottolineato da Tom Henderson nel corso del suo intervento, specificando però come si tratti di una sua sensazione. Perché per il resto, RockStar Games ha sempre dimostrato una precisione chirurgica ed una cura maniacale dei dettagli.
Quanto costerà GTA 6 al lancio?
E per quanto ci si metta il massimo dell’impegno, andando per mesi anche al di fuori dell’orario lavorativo, comunque dei bug ci sono sempre.
Per ridurre tutto questo al minimo, potrebbe effettivamente capitare che la software house con sede a New York ma fondata in Scozia voglia prendersi del tempo ulteriore. Quel che è certo è che l’uscita avverrà comunque durante il 2026, perché il grosso dei lavori per GTA 6 sono compiuti. Però uno slittamento di qualche ulteriore mese non è da escludere.
E l’intenzione è quello di dare ai videogiocatori un’opera già perfetta all’uscita e che non dovrà necessitare di grosse patch correttive, per potere meglio giustificare il probabile prezzo dell’edizione standard di 100 euro. Cosa che creerebbe un precedente poiché si tratterebbe della prima volta nella storia dei videogiochi.