Fitbit è stata accusata di utilizzare nei suoi dispositivi sensori del battito poco precisi

Fitbit è stata querelata ed accusata del fatto che le misurazioni della frequenza cardiaca dei suoi tracker non sono esatte. Su richiesta del giudice alcuni esperti hanno condotto dei test che hanno confermato le accuse.

Il mercato dei dispositivi wearable è in crescita e sono sempre di più le persone che si affidano ai fitness tracker per tenere traccia della propria attività quotidiana, con alcune persone che scelgono di avere i modelli ‘top’ in grado anche di tracciare il battito cardiaco.

Tra i dispositivi indossabili  in grado di offrire questa prestazione sono presenti sul mercato alcuni modelli di Fitbit, un’azienda che in questo momento è sotto accusa a causa dell’inesattezza dei sensori che Fitbit utilizza nei suoi tracker..

Sebbene tutti i dispositivi che dichiarano di tenere traccia delle calorie bruciate, del battito cardiaco o altre informazioni sulla salute non rilevino i dati con precisione assoluta, è pur vero che la maggior parte di essi rilevano le informazioni in modo abbastanza accurato. Questo è valso fino ad oggi anche per Fitbit, oltre che per Sony, Xiaomi, Samsung e tutti gli altri produttori di dispositivi indossabili.

Da pochi giorni però Fitbit è stata querelata ed accusata del fatto che le misurazioni della frequenza cardiaca dei suoi tracker non sono esatte e su richiesta del giudice alcuni esperti hanno condotto dei test che hanno confermato le accuse.

Infatti all’assistente professore di Fisiologia Applicata presso la California State Polytechnic Universitydue esperti, il dottor Edward Jo  ed al collega Dr. Brett Dolezal il giudice ha chiesto di eseguire test indipendenti per scoprire quanto i dispositivi Fitbit siano accurati.

Lo studio è stato condotto analizzando 43 soggetti che nello stesso momento hanno indossato i tracker Surge e Charge HR su entrambi i polsi, con un totale di oltre 120.000 dati che sono stati raccolti in ambiente controllato e analizzati. I risultati sono stati poi confrontati con quelli rilevati dallo Zephyr Technology BioHarness, un dispositivo approvato dalla FDA (Food and Drug Administration).

Purtroppo per la società Fitbit, i risultati non sono stati favorevoli all’azienda produttrice di wearable; infatti, il dottor Edward Jo ha rilevato che i dispositivi Fitbit sbagliano di circa 20 battiti al minuto. L’esperto ha inoltre dichiarato che durante i test  le misurazioni non erano coerenti, ossia che numerosi dispositivi Fitbit davano letture diverse per lo stesso individuo.

Queste incongruenze nelle misurazioni hanno portato il dottor Jo ad affermare che riguardo alla frequenza cardiaca i tracker Fitbit  potrebbero rappresentare un pericolo per chi ne dovesse fare uso per controllare la salute in caso dovessero esserci patologie cardiache.

Gli avvocati di Fitbit non sono stati soddisfatti dei risultati, mentre il processo continua.

I dispositivi dotati di rilevatore del battito cardiaco di Fitbit utilizzano una tecnologia a LED chiamata Pure Pulse, un sistema sperimentato per 3 anni prima di introdurla sul mercato. La tecnologia infonde luce sull’epidermide per rilevare eventuali variazioni del volume sanguigno e gli algoritmi ottimizzati vengono applicati per la misurazione continua e automatica del battito cardiaco.

La precisione delle tecnologie per il monitoraggio del battito cardiaco, come ad esempio le fasce per torace o il sensore da polso, dipende dalla fisiologia personale, o dalla posizione che si tiene nel momento in cui viene indossato  il dispositivo, oppure anche dal tipo di movimento.

Secondo Fitbit il modo migliore per indossare il tracker tutto il giorno è quello di posizionarlo ad 2 centimetri di distanza dall’articolazione del polso e a contatto con la pelle, ossia quella che sarebbe la normale posizione di un orologio tradizionale. A tale proposito Fitbit dichiara di aver progettato il suo sistema di monitoraggio del battito cardiaco PurePulse proprio per offrire una maggiore precisione quando il tracker è indossato in prossimità della mano.

Fitbit suggerisce quindi di indossare il tracker più vicino alla mano durante l’allenamento e di non tenerlo troppo stretto al polso, altrimenti potrebbe limitare il flusso sanguigno influenzando il segnale del battito cardiaco e quando si sta facendo un’attività fisica in cui il polso viene messo sotto sforzo l’azienda inoltre consiglia di rilassare il polso e restare fermo per circa 10 secondi prima di rilevare il battito cardiaco.

Fitbit non ha mai dichiarato che i suoi dispositivi possano essere utilizzati a scopo medico, nè che i tracker possano venire utilizzati per monitorare la propria salute a livello clinico, dato che si tratta di dispositivi accessibili al pubblico per consentire loro di avere una stima del loro stato fisico.

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