Eclissi solare: Mancano solo 3 giorni, si teme il blackout

Il 20 marzo ci sarà un’eclissi totale di sole come non se ne vedono da molto tempo nel nostro emisfero e la vedremo anche in Italia.

Nella storia dell’essere umano l’eclissi è da sempre un momento magico ed oggi più che mai, nonostante ormai sia un fenomeno spiegato scientificamente.

Il 20 marzo ci sarà un’eclissi totale di sole come non se ne vedono da molto tempo nel nostro emisfero e la vedremo anche in Italia.

Per l’evento di venerdì ci saranno decine di Sun Party organizzati  dall’Unione Astrofili Italiana (Uai) di cui la lista completa è sul sito web della rete astrofili, mentre l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) mobiliterà dei mini-satelliti Proba che riprenderanno l’eclissi da 800 chilometri di altezza seguendo l’evento dallo spazio.

La Luna oscurerà il Sole per qualche minuto e nel nord d’Europa l’eclissi sarà totale e l’astro scomparirà del tutto. In Italia avremo la possibilità di vedere un’eclissi parziale ma arriveremo comunque a cogliere circa 70 per cento del fenomeno e percepiremo il nostro Sole a forma di falce, che avvolgerà di ombre la nostra Penisola. Per rivedere un’altra eclissi con questi valori dovremo aspettare il 2026.

Per quanto riguarda il meteo ci sono buone notizie per gran parte dell’Europa e buona parte dell’Italia, infatti l’attesissimo evento astronomico accadrà in condizioni meteo favorevoli, poiché dopo l’ondata di maltempo, che dovrebbe perdurare fino a mercoledì, in Italia dovrebbe esserci una breve tregua e così soprattutto al Cento e al Sud sarà possibile osservare l’unione e la successiva separazione tra Sole e Luna in tutta la sua durata. Al Nord invece potrebbe esserci nuvolosità e forse qualche precipitazione.

Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e coordinatore scientifico del Planetario di Roma, che trasmetterà l’evento anche in diretta streaming ci spiega che  l’eclissi inizierà alle 9.24, raggiungerà il massimo alle 10.31 e finirà alle 11.42, che ci sarà una copertura di circa il 62% e a Milano inizierà e terminerà un minuto prima.

L’eclissi del 20 marzo è un evento da non perdere perché un evento simile non è molto frequente. Le altre eclissi parziali avvenute nel passato e che si sono viste dal nostro Paese sono quelle del gennaio 2011 e dell’agosto 1999. Anche se il fenomeno astronomico avrà una durata complessiva di circa due ore, il Sole sarà oscurato completamente solo per pochi minuti, precisamente 2 minuti e 47 secondi, in Islanda e Norvegia.

Gianluca Masi afferma: “Attenzione però un’eclissi del genere non può essere osservata a occhio nudo o con dei normali occhiali da sole. Bisogna dotarsi di occhialini specifici, acquistabili a poco prezzo nei negozi di materiale astronomico, oppure guardarla attraverso la proiezione indiretta di un telescopio, dotato di appositi filtri. Diversamente si rischiano seri danni alla retina».

La Regse intende organizzare delle teleconferenze speciali durante l’evento astronomico ricorrendo alle normali procedure di emergenza per contribuire a tutelare il sistema energetico europeo se dovesse essere necessario. La Regse spiega che  “la riduzione dell’irraggiamento solare influenzerà direttamente la produzione di energia fotovoltaica e per la prima volta si prevede che la cosa possa avere un impatto rilevante sull’operatività del sistema energetico europeo”.

Il rapporto della Regse riferisce che l’eclissi di sole priverà i Paesi europei dell’energia solare in modo più rapido rispetto ad un tramonto e perciò bisognerà ricorrere al carbone, al gas e ad altre fonti di energia convenzionali per garantire l’equilibrio e per consentire al sistema energetico di produrre energia elettrica in uguale misura rispetto alla normalità.

 Secondo la Rgse  la crescita negli ultimi anni delle fonti di energia rinnovabile e la loro caratteristica di intermittenza sta portando nuove sfide e un’eclissi solare è la dimostrazione di quanto sia più complesso oggi mantenere il sistema energetico equilibrato con una produzione energetica così volatile e frazionata.

Negli ultimi dieci anni, infatti, sono stati inseriti in Europa sussidi da parte dei governi per ottenere il raggiungimento entro il 2020 di un 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili rispetto al totale di energia prodotta. Oggi la Germania produce il 25% di energia Green attraverso i pannelli solari e le fattorie eoliche e nonostante le eclissi solari avvenute nel passato (nel 1999 la più recente) erano riusciti a mantenere in equilibrio il proprio sistema energetico.

L’eclissi solare del prossimo 20 marzo non è diversa dalle altre eclissi del passato, ma lo è l’incredibile aumento della quantità di energia elettrica generata dai pannelli solari. Infatti nel 2002 l’energia solare copriva lo 0.1 % dell’energia elettrica totale proveniente da fonti rinnovabili in Europa. Oggi siamo arrivati al 10.5% e una bella fetta di unità produttive elettriche connesse alla rete sono diventate molto sensibili alle variazioni della quantità di luce solare.

La Regse sostiene che “questa eclissi sarà un test inedito per il sistema elettrico europeo, e sarà utile per comprendere meglio il rapporto fra i traguardi ambiziosi fissati dall’Unione Europea e la sicurezza del sistema, da cui tutti gli europei dipendono fortemente”.

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