Chat Gpt, Steve Wozniak lancia l’allarme: il suo appello spaventa davvero tutti

E’ il fenomeno del momento, ma occhio a come verrà utilizzato. Steve Wozniak, storico co-fondatore di Apple, ha lanciato l’allarme in merito a ChatGPT e a come potrebbe essere utilizzato. Il suo appello ha spaventato tutti

Non si fa che parlare di intelligenze artificiali in queste settimane. Complice soprattutto l’esplosione di ChatGPT, il software di OpenAI che permette già ora di svolgere una miriade di funzionalità potenzialmente rivoluzionarie. L’idea è quella di fornire un aiuto all’essere umano sotto diversi punti di vista, con lavori di sviluppo in vista pazzeschi.

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ChatGPT – Cellulari.it

Il suo utilizzo è molto semplice. A differenza degli assistenti vocali come Siri ed Alexa, preimpostati e con frasi studiate in base alle richieste dei consumatori, ChatGPT sviluppa le risposte in tempo reale. Tramite sistemi di machine learning, che andranno a migliorare con un utilizzo massiccio da parte degli utenti stessi. Bisogna stare però molto attenti all’utilizzo che se ne fa. Steve Wozniak ha lanciato l’allarme.

Occhio a ChatGPT, Steve Wozniak lancia un appello preoccupante

ChatGPT continua a far parlare di sé, nel bene e nel male. L’intelligenza artificiale ideata da OpenAI è destinata a rivoluzionare il mercato. Anche in merito alla concorrenza, con Google che ha già ideato la sua alternativa. Bisogna stare molto attenti però a come verrà utilizzato il tutto, perché non è tutto oro quel che luccica.

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ChatGPT – Cellulari.it

Almeno stando a quanto dichiarato da Steve Wozniak, il co-fondatore di Apple. “Il problema è che fa cose buone per noi, ma può commettere errori orribili non sapendo cosa sia l’umanità” , sono queste le sue parole che non lasciano presagire nulla di buono. La motivazione dietro questo preoccupante appello è che l’intelligenza artificiale non è in grado di sostituire realmente il pensiero umano e ciò che viene fatto artificiosamente può portare a delle storture a dir poco preoccupanti.

Va detto che già ora il software sta imparando a svolgere mansioni umane, in un modo sempre più vicino alla realtà. Deve però ancora affinare diverse informazioni, che ad oggi risultano essere errate. C’è poi un altro aspetto del quale è bene tenere conto, che poi è uno dei principali motivi di discussione per i detrattori del fenomeno. ChatGPT non ha emozioni e sentimenti negli argomenti. Un discorso che vale soprattutto per coloro che vogliono sfruttare il sistema nel campo dell’arte. Per esempio nella scrittura di scenografie, testi di canzoni e così via. Staremo a vedere come si evolverà il tutto nei prossimi anni. Le premesse per una svolta nella vita di tutti i giorni ci sono, nonostante i moltissimi contro del caso.

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