Lanciato nel 2008, in 9 anni Apple ha versato oltre 70 miliardi di dollari agli sviluppatori permettendo tra l’altro di supportare la crescita di un indotto che accoglie oltre 1 milione di lavoratori.
App store e il programma Developer sono attivi in 155 paesi e permettono agli sviluppatori di ricevere il 70% del prezzo dell’applicazione o una quota degli acquisti in-app cosi come degli abbonamenti attivati dagli utenti iOS.
I giochi guidano la classifica di download e fatturato come era ipotizzabile mentre il lancio di Apple Watch ha rilanciato la categoria Benessere che grazie all’accessorio Apple consente di poter disporre di un device in grado di raccogliere dati biomedici.
Diversamente da quanto accade su altri store come Google Play, App Store ha una procedura di approvazione manuale, che richiede quindi più tempo prima di poter essere catalogati, con tempi comunque accettabili visto che il 50% delle applicazioni è online entro 24 ore.
Di contro, la procedura permette di evitare diffusione di applicazioni infette da malware e altro ancora, come invece purtroppo capita troppo frequentemente su altri store.
Inoltre, proprio per garantire la sicurezza, ad ogni update di iOS gli sviluppatori hanno un tempo prestabilito per aggiornare le applicazioni e ripubblicarle, pena il delisting.
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