Amazon, Uber e MasterCard stanno lavorando ad una funzione per pagare con un selfie

La compagnia di vendita online sta lavorando ad una nuova tecnologia di pagamento che richiede il selfie per rendere valida la propria identità e poter concludere un acquisto su Amazon. Uber e MasterCard stanno già verificando l'id

Nel mese di ottobre 2015 e la settimana scorsa Amazon ha presentato una domanda di brevetto al United States Patent and Trademark Office; sembra infatti che la compagnia di vendita online stia pensando ad una nuova tecnologia di pagamento per i clienti che richiede agli utenti di scattarsi un selfie per validare la propria identità e poter concludere un acquisto su Amazon.

Il brevetto si fonda su una tecnologia precedente della società USA, ossia un dispositivo in grado di autenticare una persona attraverso il riconoscimento in una foto o un video, ma pare che la prossima nuova tecnologia estenda la possibilità di autenticare l’utente per completare un acquisto sul sito di e-commerce.

Nel mese di maggio 2015 Alibaba, un concorrente cinese di Amazon, ha presentato una sua tecnologia di riconoscimento facciale tramite autenticazione dell’identità di un utente. La funzione, ancora in fase beta, è stata chiamata “Smile to Pay” (sorridi per pagare) e anche “Pay with a selfie” (paga con un selfie)  ed è stata realizzata dalla gruppo finanziario Ant Financial di proprietà di Alibaba.

Ed ecco che, a distanza di un anno arriva anche Amazon con questa tecnologia per pagare la spesa nel carrello del sito e-commerce statunitense grazie ad un selfie.

Nel brevetto depositato Amazon dichiarerebbe che “molti approcci convenzionali si basano sull’immissione della password per l’autenticazione dell’utente, ma le password possono essere rubate o scoperte da altre persone; inoltre, possono richiedere all’utente di allontanarsi da amici o colleghi di lavoro quando si immette una password [per evitare che venga letta], il che può essere scomodo o imbarazzante in molte situazioni.”

In realtà anche questo metodo sembra avere i suoi rischi; ad esempio, qualcuno potrebbe prendere una foto di una persona qualsiasi e spacciarsi per lei; in questo modo pagherebbe un altro il suo acquisto su Amazon. Ma pare che la società USA  abbia pensato a tutto, compreso come evitare che una persona possa impossessarsi dell’identità di qualcun altro facendogli pagare il conto al suo posto.

Per scongiurare la possibilità che una foto possa essere usata per aggirare il sistema, il nuovo metodo di pagamento brevettato da Amazon memorizzerebbe l’atteggiamento abituale dell’utente. Infatti, nel brevetto Amazon spiega che “certe azioni, movimenti, o gesti, come ad esempio sorridere, o inclinare la testa” sono azioni che l’utente compie per verificare la propria identità al momento del pagamento. 

La nuova tecnologia di pagare con un selfie potrebbe apparire molto interessante, ma, ci sono ancora alcuni aspetti legati alla sicurezza che dovrebbero essere capiti; ad esempio, Amazon deve spiegare come evitare che qualche malintenzionato possa eludere il sistema effettuando un pagamento tramite il video di qualcun altro, anziché un autoscatto.

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