Amazon Music Unlimited, sfida ad Apple e Spotify

Amazon annuncia il nuovo servizio Amazon Unlimited, un abbonamento flat musicale che permette a fronte di un piccolo abbonamento mensile di poter ascoltare musica senza limiti.

Amazon annuncia il nuovo servizio Amazon Unlimited, un abbonamento flat musicale che permette a fronte di un piccolo abbonamento mensile di poter ascoltare musica senza limiti.

Il servizio, lanciato in versione beta negli Stati Uniti e nel Regno Unito, arriverà in Germania a partire da fine anno per poi approdare anche in Italia nel corso del 2017.

Cosi come già fatto da Apple con Apple Music, Google con Google Play e Spotify, anche Amazon ha previsto diverse fasce di abbonamento per venire incontro alle molteplici esigenze.

Si parte dall’abbonamento base di 9.99 dollari al mese per l’accesso senza limiti a tutto il catalogo musicale Amazon Music.
L’abbonamento per gli utenti Amazon Prime è scontato a 7.99 dollari mentre per gli utenti Amazon Echo lo sconto è ancora più vantaggioso, solo 3.99 dollari al mese.

Il prezzo base è in linea con Apple e Spotify mentre gli abbonamento scontati permetterebbero ad Amazon di fidelizzare ulteriormente i clienti Amazon Prime oltre a rendere gli abbonamenti ancora più convenienti.

Gli utenti Amazon Prime da parte loro pagano un costo, non proprio basso, per il servizio Prime che negli Stati Uniti costa 99 dollari all’anno. L’integrazione del servizio musicale potrebbe rendere questo abbonamento meno indigesto.

Il catalogo musicale Amazon prevede attualmente 10 milioni di brani musicali e include oltre alle case discografiche top, anche un ricco catalogo di etichette indipendenti, alcune delle quali potrebbero approdare in via esclusiva per Amazon.

Il mercato dello streaming musicale si fa cosi ancora più concorrenziale. L’evoluzione dei diversi servizi, circa 250 a livello mondiale, ha dato una notevole spinta al settore che in pochi anni ha raggiunto cifre di fatturato davvero significative, tanto che nel 2015 le vendite in streaming hanno equiparato le vendite tradizionali.
Il boom dello streaming ha impattato anche sulla pirateria, mai cosi ridotta dopo l’avvento di Napster.

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