Più di 10 milioni di terminali distribuiti in un solo trimestre e un obiettivo per il 2015 di 100 milioni di unità. Sono i numeri di Xiaomi, giovane produttore cinese hi-tech, che partendo dai propri confini è riuscito oggi ad espandersi anche ad Hong Kong, a Taiwan e a Singapore con ottimi risultati.
Un successo che farà certamente scuola nel settore, da dividere in parte con Hugo Barra, ex vicepresidente della gestione prodotti Android, attualmente a capo del progetto di internazionalizzazione di Xiaomi.
Nei prossimi mesi il gruppo punterà ad allargare gli orizzonti nel sud-est Asiatico, in India e in America Latina, con l’ambizione di replicare il ciclone Redmi Note, phablet che in appena 34 minuti è riuscito a vendere al debutto circa 100 mila pezzi. E chissà che i colossi del comparto mobile Apple e Samsung non si ritroveranno tra qualche anno con un terzo, temibile incomodo…
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