Windows 11 svolta su USB-C: la funzione che mancava è finalmente realtà

Dopo anni Microsoft sembra aver trovato la quadra per eliminare i problemi inerenti al malfunzionamento delle porte usb-c su Windows 11.

Ci avviciniamo alla dead line tracciata da Microsoft per il supporto a Windows 10, sistema operativo con cui milioni di utenti si trovavano comodi e a cui non avrebbero voluto rinunciare per via dei limiti hardware imposti dall’azienda di Redmond sul passaggio a Windows 11. Come ormai tutti sapranno, infatti, requisito fondamentale per il salto all’attuale sistema operativo Microsoft è la presenza nella scheda madre del chip TPM 2.0.

Cavo usb-c inserito nell'apposita porta di un laptop
Windows 11 svolta su USB-C: la funzione che mancava è finalmente realtà – cellulari.it

Insomma non si tratta di potenza bruta dell’hardware a disposizione o di anzianità delle componenti, ma della presenza di questo chip che permette un controllo da remoto di tutto il sistema per eradicare eventuali malware che possano compromettere il funzionamento dell’OS e generare problemi attraverso lo sfruttamento di funzionalità AI che saranno sempre più presenti sui sistemi Microsoft.

Al fine di garantire la migliore esperienza possibile ai propri utenti, il colosso americano sta lavorando anche a quei difetti e a quelle problematiche minori che sono ataviche di Windows 11 e che possono generare problemi sia nella fruizione di dati  che nell’utilizzo di periferiche e applicazioni.

Uno di quelli più sentiti dall’utenza è il mancato riconoscimento dei dispositivi collegati alle porte USB e più comunemente il mancato avviso di errore e malfunzionamento delle stesse. Quando una porta USB non funziona come dovrebbe si è tentati a pensare che il problema sia di cavi o che il dispositivo collegato non funzioni bene, tuttavia in molti casi il problema è a livello di driver e di sistema operativo.

Come Microsoft vuole risolvere il problema delle USB-C

L’azienda di Redmond è ben consapevole del fatto che spesso il mancato funzionamento dei dispositivi collegati alle porte è dovuto ad un problema sistemico, motivo per cui in questi mesi sta colloquiando con i produttori di device compatibili con Windows 11 per far sì che venga posta maggiore attenzione nel modo in cui implementano il supporto alle connessioni USB – Type C su Windows 11.

Varie tipologie di cavo usb inserite in una presa usb multipla
Come Microsoft vuole risolvere il problema delle USB-C – cellulari.it

Il problema infatti è che gli errori di fabbricazione non permettono al sistema operativo di riconoscere le porte in modo corretto, a volte una porta USB-C viene erroneamente rilevata come USB-A e questo impedisce al sistema di mandare le notifiche corrette sull’errore riscontrato. Lo stesso capita quando le porte vengono riconosciute come “interne” e dunque non sfruttabili tramite collegamento con cavi.

Nella maggior parte dei casi queste problematiche sono dovute alla mancanza di descrittori ACPI nei dispositivi collegati al PC che Windows 11 utilizza per riconoscere le porte e le funzionalità, di conseguenza per mandare i messaggi di sistema corretti che permettono agli utenti di comprendere immediatamente la causa del mancato funzionamento di un device collegato.

Al fine di risolvere una volta per tutte queste problematiche Microsoft ha chiesto ai produttori di correggere tutte le ACPI dei loro prodotti (magari attraverso aggiornamenti software) e di partecipare attivamente al programma Windows Hardware Compatibility Program, così che tutte le piattaforme siano testate prima di essere immesse nel sistema.

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