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Visita fiscale INPS, se commetti questo errore sei licenziato: anche se non è colpa tua

Published by
Valeria Scirpoli

Rischi di essere licenziato se commetti questo errore durante la visita fiscale INPS: fai attenzione.

Quando un lavoratore è assente dal lavoro per malattia, può essere sottoposto a visita fiscale dell’INPS per verificare il suo stato di salute, confermando l’effettiva incapacità lavorativa. La visita viene disposta dall’INPS su richiesta del datore di lavoro o d’ufficio.

Visita fiscale INPS, se commetti questo errore sei licenziato: anche se non è colpa tua – cellulari.it

Ci sono diverse fasce orarie in cui il lavoratore deve essere reperibile presso l’indirizzo indicato nel certificato medico. L’assenza alla visita fiscale senza un giustificato motivo, comporta delle sanzioni, tra cui la perdita dell’indennità di malattia. E c’è un errore che potresti commettere che potrebbe portarti addirittura ad essere licenziato: ecco di cosa si tratta.

L’errore da non commettere durante la visita fiscale INPS: rischi il licenziamento

Quando un lavoratore si trova in malattia, deve farsi trovare in casa durante le fasce orarie stabilite dalla legge, proprio per essere sottoposto a visita fiscale da parte dell’INPS.

L’errore da non commettere durante la visita fiscale INPS: rischi il licenziamento – cellulari.it

Se il citofono non funziona, ciò può comportare gravi conseguenze, dal taglio della retribuzione fino al licenziamento. Infatti, il malfunzionamento non costituisce una giustificazione valida per l’irreperibilità alla visita fiscale. Questo è stato chiarito dalla Corte di Cassazione con la sentenza numero 9523 del 1993, che ha stabilito un principio fondamentale: l’assenza di precauzioni adeguate è da considerarsi negligenza del dipendente.

La prima conseguenza immediata dell’assenza ingiustificata alla visita fiscale è la sospensione del pagamento della retribuzione per i giorni di malattia. Nei casi più gravi, si può arrivare all’applicazione di sanzioni disciplinari progressive che culminano con il licenziamento per giusta causa (secondo quanto stabilito dalla sentenza numero 6618 del 2007).

Il tribunale ha evidenziato come il malfunzionamento di citofoni condominiali possa essere interpretato come comportamento ostativo per evitare il controllo medico. Quindi, per evitare spiacevoli conseguenze, il lavoratore deve mettere in atto una serie di misure preventive che garantiscano l’accesso del medico fiscale come:

  • verificare il funzionamento del citofono e del campanello durante i periodi di malattia e, in caso di guasto dei medesimi, adottare soluzioni alternative immediate e visibili come affiggere un cartello sul portone d’ingresso in cui sia specificato il malfunzionamento del citofono e vengano fornite istruzioni alternative per il contatto
  • mantenere il portone aperto durante le fasce di reperibilità e fornire un numero di cellulare facilmente raggiungibile
  • assicurarsi che il proprio nome sia chiaramente indicato sul citofono
  • rimanere vigili e facilmente raggiungibili, evitando di dormire profondamente, a meno che non sia giustificato da condizioni mediche documentabili.

Se si verifica un’assenza alla visita fiscale, il primo passo è controllare se il medico ha effettivamente tentato la visita accedendo al portale INPS nella sezione “Sportello per il cittadino per le visite mediche di controllo”, oppure verificando l’eventuale presenza di un avviso lasciato dal medico.

Nel caso in cui l’assenza sia dovuta a cause non imputabili alla propria volontà, raccogliere immediatamente tutta la documentazione medica necessaria che attesti le proprie condizioni di salute e inviare una lettera dettagliata indirizzata all’INPS e al datore di lavoro, specificando i motivi dell’assenza, allegando la documentazione medica e richiedendo l’accettazione della giustificazione.

La comunicazione può avvenire tramite il Contact Center INPS ai numeri 803164 da telefono fisso o 06164164 da cellulare.

Quando l’assenza è giustificata?

Ci sono casi in cui l’assenza durante le fasce di reperibilità è pienamente giustificata (nei casi in cui il lavoratore si stia sottoponendo a terapie salvavita o quando si tratta di malattie gravi).

Quando l’assenza è giustificata? – cellulari.it

Rientrano, inoltre, nelle giustificazioni valide, l’ospedalizzazione del lavoratore, l’esecuzione di visite mediche improrogabili e il sopraggiungere di impedimenti di particolare gravità che rendono impossibile la permanenza al domicilio. L’esenzione permanente è riconosciuta anche ai lavoratori che presentano stati patologici connessi a un’invalidità riconosciuta di almeno il 67%.

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Valeria Scirpoli

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