Pubblicizzato ampiamente sui canali di viaggi, il servizio VPN è una rete privata virtuale che protegge la privacy, ma è sempre legale?
La VPN è una rete privata virtuale, un servizio da applicare al proprio smartphone o al proprio computer per proteggere la privacy, nascondendo online l’indirizzo IP, criptando i dati. In pratica, tramite VPN, la connessione di un utente risulta sicura e crittografata. Dunque, si naviga sul web ma senza essere identificati. Sicuramente un servizio valido ed efficace per navigare in anonimato.
Ampiamente pubblicizzato in questi anni, specialmente sui canali di viaggio, e promosso dai vari influencer e youtuber, la VPN aiuta a navigare in maniera sicura, proteggendo la privacy, specie quando ci si connette a reti Wi-Fi pubbliche. Inoltre la VPN aiuta ad aggirare le restrizioni geografiche, facendo accedere a diversi siti che magari sono stati bloccati nel proprio paese o in un paese straniero.
Siamo praticamente bombardati da pubblicità di servizi di VPN, per poter viaggiare in totale sicurezza e libertà, per poter accedere a tutti i portali online che vogliamo, ovunque nel mondo. Tuttavia, navigando in maniera privata, senza rivelare la propria identità, non sempre è legale. Spesso, infatti, passando all’anonimato si violano le leggi.
Molti cybercriminali, non a caso, sfruttano proprio le VPN per poter agire indisturbati, dunque si tratta di un tema abbastanza delicato e non così scontato come potrebbe sembrare. I servizi di VPN sono legali, tutti gli utenti possono utilizzarli, ne hanno il diritto, per tutelare la propria privacy. Eppure, dipende dall’utilizzo che se ne fa, ed è facile passare dalla legalità all’illegalità, commettendo reato.
In realtà, bisogna chiarire che anche utilizzando una VPN non si è mai totalmente anonimi e irrintracciabili. L’indirizzo IP c’è sempre, seppur nascosto, e le aziende che offrono tali servizi devono rispettare le leggi. Se interpellate dalle autorità, le aziende sono obbligate a fornire tutti i dati dei propri clienti. Così impongono le normative europee legate ai servizi digitali. Con queste due VPN non sei al sicuro: quali sono e cosa rischi.
Utilizzare la VPN per viaggiare o per vedere contenuti non disponibili nel proprio paese va bene, ma ci sono tanti piccoli cavilli da considerare. Ad esempio, visionare il catalogo di serie tv e film di una piattaforma straniera a pagamento, non presente sul proprio territorio, in teoria sarebbe una violazione contrattuale, anche se le autorità chiudono un occhio per tali violazioni minori.
Diversa però è la situazione in cui si aggirano i blocchi sul proprio territorio per poter accedere a siti web considerati illegali (ad esempio, siti pedopornografici o di vendita di armi) oppure protetti (ad esempio siti web o chat interni a un’azienda). In tal caso, l’uso della VPN può diventare un reato, e la posizione dell’utente si aggrava.
Dunque, i servizi VPN sono potenti e utili per proteggere la privacy, ma devono essere sfruttati secondo regolamento, essendo consapevoli dei rischi che si possono correre. Come al solito, occorre utilizzarli con criterio e in maniera responsabile. Prenoti i tuoi viaggi nel modo sbagliato: il trucco segreto che cambia tutto è nella VPN.
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