Usi IPTV? Potresti finire nei guai seri, i rischi che corri e che non immagini

La lotta contro la pirateria continua e le costanti richieste delle emittenti e della Lega Calcio per risolvere una volta per tutte il problema potrebbero portare a pene ancora più gravi per gli utilizzatori del “Pezzotto”.

L’intrattenimento, sia esso di tipo artistico, di evasione o sportivo, ormai è diventato un lusso che si possono permettere in pochi. Per seguire tutte le serie, vedere tutti i film e i programmi, ascoltare tutta la musica che viene prodotta è necessario sottoscrivere decine e decine di abbonamenti, i quali sommati diventano una cifra mensile importante da aggiungere al budget.

Persona che sceglie cosa vedere in tv
Usi IPTV? Potresti finire nei guai seri, i rischi che corri e che non immagini – cellulari.it

Chiaro che non è necessario vedere tutto e si può optare per ciò che si desidera vedere maggiormente, tuttavia anche in quel caso non tutti hanno la possibilità di farlo. Da qui nasce un desiderio frustrato in cui s’inserisce la criminalità, ovvero i siti da cui è possibile scaricare illegalmente contenuti coperti da copyright o vedere in streaming eventi live coperti da diritti di trasmissione.

Il caso principe di questi ultimi anni è l’IPTV, ovvero un decoder che sfrutta la rete per aggiornarsi e aggirare il blocco dei canali e delle frequenze, consentendo agli utilizzatori di continuare a guardare partite, film e serie tv che in teoria necessiterebbero del pagamento di un fisso mensile per essere viste.

Data la convenienza e la copertura di tale servizio illegale, il cosiddetto “Pezzotto” ha avuto una diffusione planetaria e annualmente ci sono milioni di utenti che lo utilizzano per vedere ciò che vogliono a costi contenuti. L’altra faccia della medaglia è che questo “successo” ingrassa le tasche di chi gestisce, rubando di fatto guadagni a chi quei diritti di trasmissione li paga a caro prezzo.

Cosa si rischia davvero utilizzando l’IPTV: il caso del Belgio e la legge italiana

Qualche anno fa il governo italiano ha creato una legge quadro contro la pirateria e creato uno strumento di controllo e gestione dei casi di pirateria chiamato Piracy Shield. Questo strumento messo a disposizione dell’Agcom ha avuto un effetto immediato sui siti web, permettendo la chiusura immediata di centinaia di domini che forniscono contenuti piratati.

Icone raffiguranti vari servizi utilizzabili online
Cosa si rischia davvero utilizzando l’IPTV: il caso del Belgio e la legge italiana – cellulari.it

Minore è stato l’impatto sull’IPTV, la maggiore possibilità di manovra sulle indagini ha permesso di individuare delle reti criminali e di smontarle, ma la sensazione è che si sia scalfita solamente la superficie. Di recente in Belgio il Servizio Pubblico Generale ha individuato 115.000 utilizzatori della piattaforma.

Un’operazione di successo che spaventa anche gli utilizzatori italiani, visto che in base alle leggi vigenti in Belgio questi rischiano una multa da 800.000 euro e una pena carceraria fino a 5 anni di reclusione. Ciò che viene da chiedersi è se anche in Italia chi viene scoperto possa rischiare così tanto e la risposta è semplicemente no.

L’ordinamento italiano su questa tipologia di reato mira a punire soprattutto i fornitori del servizio, sono previste delle multe salate (fino a 5.000 euro) per gli utilizzatori, ma non è prevista la detenzione. Multe che non soddisfano DAZN, SKY e la Lega Calcio, le quali sono concordi nel chiedere il risarcimento dei danni.

Il Ceo di DAZN ha recentemente espresso la sua opinione a riguardo, sottolineando come i colpevoli di utilizzo dell’IPTV dovrebbero pagare un risarcimento di diverse migliaia di euro, pari almeno a 10 anni di abbonamenti legali.

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