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Non solo cellulari

Una piattaforma di streaming costretta a chiudere per via dei pochi abbonati

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Pasquale Conte

Brutte notizie per il settore dello streaming multimediale. Una delle piattaforme di più recente apertura costretta alla chiusura anticipata dei servizi

Stiamo assistendo ad un fenomeno di saturazione del mercato dello streaming. Oltre ai vari Netflix, Prime Video e Disney+, nel corso degli ultimi anni sono stati lanciati sempre più servizi dal concept più o meno simile. Sia su scala nazionale che globale.

Annunciata la chiusura anticipata del servizio in streaming CNN+ (Adobe Stock)

Gli utenti si stanno disperdendo tra le varie piattaforme e sono obbligati a fare delle scelte in base ai contenuti proposti, non potendo sostenere troppi abbonamenti con canone mensile. E si iniziano a vedere le prime conseguenze. CNN+ ha annunciato la chiusura dei servizi, a sole tre settimane dal lancio.

CNN+ chiude dopo sole tre settimane, è arrivata l’ufficialità

Lo scorso mese, è stato annunciato il lancio della piattaforma di streaming CNN+ negli Stati Uniti. La nuova proposta aveva in catalogo già diversi contenuti, che sarebbero stati aggiornati nelle settimane a venire. Almeno nelle previsioni, c’erano investimenti pari ad 1 miliardo di dollari nei primi anni. Alla fine, non se ne farà nulla. La parent company Warner Bros. Discovery ha comunicato che il 30 aprile verrà chiusa ogni attività legata al servizio. Una vera e propria doccia fredda, soprattutto per i circa 500 dipendenti che erano stati assunti e che ora rischiano di rimanere senza lavoro.

L’obiettivo iniziale era quello di dare agli utenti la possibilità di accedere – con un classico abbonamento mensile – ad approfondimenti e programmi esclusivi, oltre che al canale dedicato alle news. Stando a quanto emerso da alcune indiscrezioni, però, nelle prime tre settimane solamente 150.000 persone hanno deciso di abbonarsi. Numeri troppo bassi per garantire la sopravvivenza di un progetto così importante. Ed è soprattutto per questa ragione che si è deciso di chiudere sul nascere l’intero programma, così da evitare ulteriore dispersione di denaro con rientri non garantiti. Molto probabilmente, CNN diventerà parte del catalogo appartenente alla nuova piattaforma aggregata.

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Pasquale Conte

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