Una montagna di beni confiscati alla mafia sono venduti a 1 euro: i furbi li mettono a profitto e li trasformano in redita

La bella iniziativa di riqualificazione del territorio con i beni confiscati alla mafia, ma l’attenzione deve essere massima.

Da tempo ormai, nel nostro paese, è attiva la lotta alla criminalità organizzata, spesso proprietaria di immobili e altri edifici, tra cui anche centri sportivi e non solo; smantellate le attività illegali, questi immobili devono essere riassegnati, per far sì che ridiventino dei punti “sani” della città in cui si trovano.

casa in miniatura e martello della legge
Una montagna di beni confiscati alla mafia sono venduti a 1 euro: i furbi li mettono a profitto e li trasformano in rendita – cellulari.it

Praticamente quasi sempre, i beni sottratti alla criminalità organizzata vengono destinati a progetti di rigenerazione urbana e sviluppo sociale, in modo tale non soltanto di rappresentare un segnale concreto della lotta alla mafia, ma anche donando un servizio alla comunità, di fatto ripagando tutti i cittadini del danno fatto dalle attività illecite.

Da spazi di illegalità, quindi, a nuovi centri di opere utili alla comunità e al sociale: per richiedere questi immobili e spazi va fatta l’apposita domanda al Comune o all’ente locale, che a quel punto assegneranno i beni confiscati ai progetti più interessanti, molto spesso a enti del Terzo settore, cooperative giovanili, imprese sociali o altre associazioni che si occupano di progetti di valorizzazione, al prezzo simbolico di 1 euro.

Riqualificazione degli immobili confiscati: procedure e rischi

Oltre alla domanda, per richiedere gli immobili confiscati si può anche fare affidamento a finanziamenti agevolati, o ad altri progetti vari di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Nel nostro paese ci sono già tanti esempi virtuosi: ad esempio, in Campania, molti beni vengono utilizzati da comunità giovanili, cooperative sociali e progetti di accoglienza, con il sostegno di piani regionali e nazionali, mentre in alcune città del Nord vengono realizzati B&B, spazi di coworking o piccoli poli di economia sociale.

case in miniatura
Riqualificazione degli immobili confiscati: procedure e rischi – cellulari.it

E’ bene sottolineare comunque che questi beni non sono venduti in via definitiva a 1 euro come immobili privati, ma in pratica concessi a delle condizioni agevolate al fine di sviluppare un’attività di utilità pubblica e sociale. Il reddito che si ricava dagli immobili deve essere realizzato nel rispetto della legalità e dell’inclusioni, cancellando definitivamente i fini mafiosi.

Eppure, il pericolo che attività illecite si infiltrino in questo tipo di sistema, è esistente; una situazione che sa di beffa, proprio appunto per il grande valore che gli immobili confiscati e riqualificati hanno a livello simbolico. Ecco perché l’attenzione delle istituzioni deve essere massima ancor di più in queste situazioni, permettendo alle comunità locali di beneficiare di immobili “puliti”, e che possano creare valore.

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